Martedì 12 settembre, prima in piazza S. Francesco poi alla nuova casa del popolo 20 Pietre abbiamo incontrato e discusso con Tomaso Montanari, promotore assieme ad Anna Falcone dell’appello per un’Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza.
Dall’Assemblea del teatro Brancaccio -era il 18 giugno scorso- e ancor prima, con la vittoria referendaria del 4 dicembre -pochi mesi che sembrano un secolo – molte cose sono cambiate. Per dirla con Jeremy Corbin “la politica è cambiata e non tornerà nella scatola dove stava prima”. Nuovi spazi si sono aperti e nuovi soggetti si propongono di abitarli per cambiare lo stato delle cose, per rendere di nuovo la vita delle persone degna di essere vissuta dopo anni infiniti di turboliberismo selvaggio. Si è detto, dare vita a una sinistra civica e unitaria che non c’è ancora. Per rendere possibile la convergenza di esperienze e storie diverse ma tutte sensibili ai valori e ai principi della nostra Costituzione, in larga parte trascurati e disattesi. Per dare di nuovo ascolto e rappresentanza alla parte più fragile del paese, agli invisibili che a causa della crisi economica e di politiche darwiniane sono scivolati nella povertà e nel precariato e quindi dimenticati, avendo perduto la loro forza contrattuale. Per offrire a milioni di persone una ragione per tornare ad esprimersi con il proprio voto, per ritrovare fiducia nel partecipare alla vita sociale in modo attivo, valorizzando le proprie esperienze, perché cambiare si può. Per ridare speranza a chi vive con pensioni da fame, a chi non ha lavoro, a chi non può curarsi perché indigente. Per restituire alla scuola pubblica statale, all’università e alla ricerca il ruolo e le risorse che meritano. Si è detto che la grande questione del nostro tempo è la diseguaglianza. Si è detto, alternativi al PD, al Movimento 5 stelle e alle destre. Si è detto che è necessario provarci. Anche a Bologna – come già a Roma, Milano, Trieste, Torino, Firenze, Pistoia, Cremona, Reggio Emilia, Arezzo, Cosenza, Catania, Ragusa, Cuneo Terni, Civitavecchia, Perugia – è iniziato un cammino, tutto da sperimentare e da verificare sul campo. Si è detto, iniziamo a farci promotori nelle nostre città di assemblee per costruire dal basso un programma, aperto alla più ampia partecipazione di cittadine e cittadini, convocate e condotte secondo i principi di massima trasparenza, pluralità e democrazia interna. Si è detto, coinvolgiamo tutte le realtà potenzialmente interessate, associazioni, comitati, movimenti, formazioni politiche, sindacati, singoli cittadini, personalità della cultura e dello spettacolo, tutti coloro che possono contribuire alla discussione e alla costruzione di proposte serie ed efficaci. Si è detto di iniziare organizzando appuntamenti tematici, in tempi e orari in cui donne e uomini, giovani e meno giovani, possano partecipare per proporre idee, mettere a disposizione competenze e progetti, analisi e soluzioni. Ed è così che abbiamo iniziato a fare. Anche a Bologna. Ora dipende da noi tutti, il futuro è di nuovo nelle nostre mani e molto di esso deve ancora venire al mondo.
Giancarlo Ambrogio Vitali per Coalizione Civica