Intervistato oggi da Repubblica Bologna, il nostro Consigliere del Quartiere Porto-Saragozza Federico Grazzini, esperto e meteorologo dell’Arpae, ripercorre storia e criticità del torrente Ravone, di cui già 10 anni fa in uno studio anticipava problematiche e rischi.
Le stesse criticità per cui un’esondazione come quella dei giorni scorsi è avvenuta e potrebbe ripetersi nuovamente.
All’epoca ci si sarebbe dovuti fidare della scienza che forniva strumenti efficaci per prevedere scenari simili, anche se apparentemente poco intuitivi.

La portata degli eventi di questa settimana è stata estrema, ma è stata anche un’ulteriore prova innegabile di come oggi sia il momento di pretendere decisioni e investimenti che puntino sulla prevenzione e partano dall’assunzione del dato che la crisi climatica debba segnare la misura per le azioni da intraprendere.
Nel caso del Ravone, per esempio, a fronte di un rischio esondazione concreto dopo ogni precipitazione di tale intensità, un primo fondamentale intervento dovrebbe riguardare una modifica profonda delle infrastrutture del tratto a valle e delle tombature ormai fatte negli anni ’60.

Servono scelte radicali per farsi carico del contrasto alla crisi climatica e della salute idrogeologica del nostro territorio, e serve che ognuna e ognuno faccia la sua parte.

 

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