Oggi in udienza conoscitiva si è discusso del contestato progetto che prevede la costruzione di un supermercato sotto il ponte di via Libia.

Erano presenti oltre ai consiglieri comunali, l’Assessore all’urbanistica Orioli, i tecnici del comune (urbanistica e mobilità) e i gli architetti che hanno redatto il progetto per conto della propietà dell’area.

Ecco quello che sappiamo (finalmente) del progetto, dopo la commissione consiliare di oggi:

1. la trasformazione del progetto da residenziale e piccolo commercio a supermercato è allo studio da mesi, praticamente già pronto e in via di approvazione (è già stato rilasciato il permesso per costruire per le parti che andranno poi cedute al comune: pista ciclabile e alberatura – che l’amministrazione ha il coraggio di chiamare “parchetto” – il permesso per il parcheggio e il capannone del supermercato verrà rilasciato dopo la certificazione dell’avvenuta bonifica dell’area da idrocarburi e altro);

2. l’Amministrazione si è ben guardata dal coinvolgere la cittadinanza, del progetto si è cominciato a parlare solo dopo una nostra interrogazione, alla quale è stato risposto dopo tre mesi e in modo molto superficiale quando le informazioni in possesso degli uffici erano ben più corpose, e grazie ad un articolo di stampa e alla mobilitazione dei cittadini e delle cittadine della zona (1234)

3. il progetto non è modificabile, emendabile, migliorabile (per fare un esempio, è stato chiesto se erano previsti pannelli solari, ma il progettista ha riferito che il costruttore non può essere obbligato ad utilizzarli);

4. l‘impatto sulla viabilità è stimato nel momento di picco (giornata feriale dalle 17 alle 18) in 100 veicoli/ora; questi veicoli, se provenienti da Piazza Mickiewicz, trovando un divieto di svolta a sinistra dove si trova l’ingresso principale del supermercato, dovrebbero proseguire dritto girare intorno all’isolato e rientrare passando dal semaforo di via Masia. Un’uscita secondaria è predisposta con sbocco in via Gastone Rossi con un calcolo di utilizzo circa un terzo della clientela, quindi 30-35 veicoli ora nell’ora di picco. Si prevedono accessi medi giornalieri di 400 utenti e 60 addetti, solo 1 o 2 camion per l’approvvigionamento al mattino presto tra le 7 e le 8 (non abbiamo dati per contestare queste stime, per cui abbiamo chiesto di avere tutte le carte, tra l’altro questo tipo di viabilità crerebbe grossi problemi in entrata e in uscita agli abitanti del condominio alle spalle dell’area);

5. sugli impatti ambientali nulla è stato riferito, anche se richiesto esplicitamente, si è solo detto che il cambio di progetto mantiene un equilibrio ambientale accettabile (accettabile per chi e in base a quali parametri non è dato sapere);

6. i controlli anti mafia e anti corruzione saranno quelli di legge. Questo è stato brevemente risposto dall’Assessore Orioli di fronte alla nostra richiesta di chiarimenti per un procedimento per corruzione che ha visto coinvolta la ditta proprietaria dell’area (abbiamo per la verità solo chiesto se l’amministrazione fosse a conoscenza dell’episodio e se avesse ulteriori informazioni, fosse anche di assoluzione in secondo grado o di una modifica nella proprietà della società, ma non ci è stato risposto);

7. nulla è stato detto sull’impatto che questa struttura avrà sugli esercizi di vicinato, né sulla sicurezza e manutenzione dell’area, tranne un generico impegno a “parlare” del mercatino di via Bentivogli e che il supermercato sarà “illuminato”;

8. molto è stato detto invece sul (mancato) coinvolgimento dei cittadini: l’Assessore Orioli ha sostenuto che tutto il processo di approvazione del POC (piano operativo comunale, qui il testo originale) che comprende anche quest’area, è stato pubblico. Cosa certamente vera, alla quale aggiungiamo: è stata data grande pubblicità allora all’atto e ai progetti possibili. Alla nostra contestazione che non è stata però pubblica (né tanto meno pubblicizzata) la trasformazione del progetto da case in supermercato, l’Assessore ha risposto che lo strumento stesso, il POC, prevede questa variabilità e dunque non c’era nessun obbligo di rendere noto e che l’ignoranza sta nella mancata conoscenza da parte dei cittadini e dei consiglieri di opposizione degli strumenti urbanistici…;

il progetto COME DOVEVA ESSEREil progetto DOPO LA MODIFICA
9. sul coinvolgimento del Quartiere San Donato e San Vitale il Presidente Borsari ha dato la sua disponibilità ad un incontro, abbiamo ribattuto che questa disponibilità doveva arrivare PRIMA che il progetto fosse definitivo e che era stato sollecitato su questo da noi e dai cittadini.

Per completezza, in merito alla questione “partecipazione“, citiamo un estratto dai documenti allegati a POC sul coinvolgimento dei cittadini:
scrive l’Amministrazione nell’allegato 2 al POC Variante qualificazione urbana diffusa – Documento programmatico per la qualità urbana
Premessa
...Siamo infatti convinti che l’obiettivo della qualità urbana può solo essere raggiunto attraverso la condivisione – con chi abita la città – della responsabilità del custodire e prendersi cura dei beni comuni urbani. Proponiamo pertanto un ulteriore intreccio con una attività portata avanti dall’Amministrazione in questi ultimi mesi: l’elaborazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, come condizione che consenta al Comune di consolidare una nuova modalità di relazione con i propri cittadini basata sul rapporto paritario, sulla fiducia reciproca, sulla semplificazione delle procedure e su una grande attenzione alla comunicazione.”

Nella realtà, oggi, il fastidio e l’indifferenza per le domande poste dai cittadini e dalle cittadine erano palpabili.

Abbiamo richiesto di avere tutte le schede presentate in commissione e lo studio sui flussi di traffico le potete trovare qui (1234567mobilità parte 1parte 2parte 3)

Sosterremo i cittadini nella richiesta di un Consiglio di Quartiere aperto per la quale sono state già raccolte, in meno di 10 giorni,  le 2oo firme necessarie e sosterremo anche tutte le altre iniziative che verranno.

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