Oggi, come Coalizione Civica, siamo intervenuti nuovamente in ordine alla grande mobilitazione dei ciclofattorini di Glovo, che, su invito di Riders Union Bolgona, hanno appeso le biciclette al gancio, lo scorso venerdì, per protestare contro la scelta della piattaforma di abolire la quota salariale oraria garantita – peraltro già notevolmente ridotta negli ultimi mesi, fino a raggiungere l’esigua cifra di 3,2 euro l’ora – per passare, in alcune rilevanti fasce orarie, al cottimo integrale.
Ci siamo confrontati su questo tema con l’Assessore Lombardo, condividendo con lui e col Sindaco un giudizio severo sulla scelta di questa piattaforma: il cottimo è un ritorno all’800, mentre per fare un passo in avanti sul terreno della dignità del lavoro e della sicurezza, è necessario che Glovo riveda la sua scelta e aderisca alla “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” firmata a Bologna e che il 31 maggio compirà un anno.
Riteniamo fondamentale che, su un tema come questo, sia anche il Consiglio comunale ad esprimersi, dando, innanzitutto, solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici in lotta e stigmatizzando la condotta della piattaforma Glovo, invitandola a tornare sui suoi passi e, anzi, a sottoscrivere e rispettare la Carta di Bologna, e poi invitando la Giunta ad adottare ogni provvedimento utile a sollecitare l’adesione alla Carta da parte delle piattaforme non firmatarie, scoraggiando in ogni modo possibile l’uso del cottimo da parte delle piattaforme, anche intervenendo sugli esercenti che se ne servono.
A questo fine abbiamo presentato un ordine del giorno, ammesso ai lavori della seduta odierna anche con il voto del Sindaco, approvato dal Consiglio Comunale.