Vogliamo esprimere, nel giorno della sua udienza, la nostra vicinanza e solidarietà a Maria Edgarda Marcucci, per tutti Eddi, colpita da quella vergognosa forma di repressione delle libertà fondamentali che è la sorveglianza speciale.

Eddi è stata considerata “socialmente pericolosa” da un tribunale italiano per aver combattuto in prima persona contro l’Isis, recandosi in Rojava per aderire alle Unità di protezione delle donne (Ypj)

Noi stiamo con chi combatte l’lsis