Sale Neve Ghiaccio ScalaReale o Coppia di 7?

By 26 Gennaio 2017notizie

 

                                             ” Abbiamo costretto il Comune a spargere il sale “, la coppia di 7.

Nel 2000 viene istituita dalla provincia di Bologna e dai suoi comuni una convenzione per l’espetamento della gestione inerente ad acqua e rifiuti secondo delimitati ambiti territoriali, compresa l’adozione dei regolamenti e la definizione dei rapporti economici e tecnici con i gestori. Da tale convenzione fu istituita un’agenzia, ATO5, che definiva gli obiettivi, le funzioni, le modalità di gestione e gli organi della stessa agenzia e che aveva potere deliberante nelle trattativecon i varigestori dei servizi.

Nel 2004 viene stipulata la convenzione ATO5- Hera, prima con rinnovi annuali e poi direttamente fino al 21 dicembre 2011 con cui si regolamentava il servizio neve – viabilità invernale.

Il 30 aprile 2011 Comune ed Hera modificano la convenzione togliendo il servizio viabilità invernale che viene assunto dal settore lavori pubblici.

Il Commissario Straordinario Cancellieri affida ad ottobre 2010, quando arriva da Hera la disdetta della fornitura del servizio viabilità invernale alla scadenza naturale di  dicembre del 2011, all’Ing Attilio Diani del settore lavori pubblici la responsabilità del procedimento verso un nuovo gestore del servizio.

Diani produce una relazione in cui prende atto dell’inesperienza dell’ufficio in tema di servizio viabilità invernale e coinvolge, attraverso l’Assessore RizzoNervo, il settore gare verso l’assegnazione del servizio mirata e non attraverso gara. Il motivo risiedeva nella non completa formazione delle proprie risorse umane affiancate al gestore ancora in essere ( Hera ) e per la ristrettezza dei tempi verso l’inverno 2011-2012.

L’impegno del Comune ammonta a 2800000 euro.

Il settore gare approva la richiesta di assegnazione diretta.
Il Consiglio Comunale delibera l’investimento di 2800000 da inserire a bilancio per il biennio 2011-2013 approvandone la spesa di 2240000 euro e con più precisione:
– 1400000 euro per il 2011-2012 nel bilancio 2012

– 840000 euro per il 2012-2013 nel bilancio 2013
La differenza ad arrivare a 2800000 di 560000 è già nel bilancio” dell’anno in corso “

Apparentemente la convenzione è uguale come quantità economica a quella con il gestore uscente ( Hera, 1420000 all’anno ) comprendente una quota fissa per i costi fissi che non dipendono dalle precipitazioni nevose ed una quota a consumo delle prestazioni dovute per la neve.

L’importo del 2013 ci dice che la quota fissa è di 840000 che moltiplicato per il biennio arriva a 1680000 che arriva a 2240000 con i 560000 che vengono dati a GS, una tantum, per acquistare le lame per i trattori da Hera. I cittadini hanno comprato le lame ad Hera che poi le ha rivendute a GS pagate nuovamente con i soldi dei cittadini che ancora una volta non ne diventano proprietari.
Questi soldi sono nel 1400000 del bilancio 2012 anche se vengono pagate nel 2011 con un’anticipazione di liquidità proveniente dai 560000 presenti nel bilancio 2011 come accantonamento neve che va a totalizzare i 2800000 dell’investimento sul biennio.

I 560000 del 2011, anche se vengono usati per l’acquisto delle lame, aleatoriamente rappresentano la quota a consumo della convenzione.

Si può sostenere che l’investimento per il biennio di 2800000 rappresenta quota fissa ed a consumo della convenzione e non è superiore a quello che sispendeva col vecchio gestore.

Da dove vengono quei 560000 del 2011 se il comune avendo una convenzione con Hera a costo forfettario non aveva bisogno di accantonare per la neve?
Vengono dalla quota del 2011 che Hera non incassa perchè interrompe il servizio il 30 aprile 2011 e non il 21 dicembre come da accordo bilaterale sulla probabile trattativa iniziata già ad ottobre del 2010 dall’Ing Diani.
Rizzo Nervo arriva e si trova sul piatto un accordo in urgenza ma su cui ci si lavorava dall’ottobre del 2010.
Non ha scelta l’Assessore.

Quindi il problema del ghiaccio è che il sale va comprato e stoccato e non lo fa GS, deve farlo il Comune perchè è nella quota a consumo e comunque deve rientrare nella viabilità invernale.

Avere prodotto il QT del 13 gennaio 2017 è giusto perchè mantiene il livello di controllo anche se l’oggetto sono state soprattutto le scuole che ricadono in altri capitoli dell’appalto in essere con Global ma il richiamo di Emily Clancy al febbraio 2015 ( che è nelle competenze di Emily perchè conosce il percorso dal 2011 al 2013 del piano neve madre dei successivi ) è servito a sottolineare il nostro grado di attenzione al secondo e più importante motivo dei disagi e dei danni che l’inverno porta e che sono figli dell’amministrazione uscente ed anche attuale e risponde alla logica del risparmio economico nonostante vengano scaricate le varianti dannose a parti di comunità e con conseguenze maggiori.
Se prevenire è una tassa minima per tutti le conseguenze del rischiare sono un danno più oneroso sia relativo che assoluto per pochi.
L’idea è quella di aver abbandonato massivamente la politica del buon padre di famiglia verso quella pokeristica tipica del dare/avere e bilancio in pareggio che pagano i meno uguali degli altri.

Non è solo aver dato la possibilità ad Hera di sottrarsi al servizio neve-viabilità invernale ma anche la delibera che Malagoli, succeduto a Rizzo Nervo a fine 2012, produce per cercare di recuperare il clamoroso debito creatosi per le precipitazioni del 2012 e che invece lo aumenta inesorabilmente a danno collettivo ed individuale.

Hera nel suo servizio neve è stata sempre percepita dai cittadini alla stregua di come viene percepito l’operato dei VVFF, Hera è la mamma che ci protegge dalla neve mentre noi dormiamo al caldo nei nostri letti. Hera con la neve illuminava a giorno la notte con i lampeggianti degli spalaneve e dei camionspargi sale.
Nessuna giunta si sarebbe mai sognata di togliere il servizioad Hera e lei stessa non si sarebbe mai sognata di disdire il contratto.
Avrebbe smascherato Merola quando sosteneva che ” continuare il percorso di privatizzazione di Hera non cambiava niente perchè era sempre sotto il controllo del pubblico ” omettendo di dire che però passava ad una gestione con regole di bilancio che non permettevano disavanzi e la neve era un capitolo che faceva rischiare un’eventualità del genere.
Hera era a forfait tutto a 1420000 euro.

Succede tutto perchè sotto il commissariamento della Cancellieri tutti pensano alle scritte sui muri.
Basta ritrovarsi a cose fatte in urgenza, con parametri economici anche solo a prima vista uguali e con condizioni addirittura migliorative, non nevica non paghiamo.

Abbiamo visto che non era in urgenza, Diani ci lavora dall’ottobre 2010, i parametri economici non sono uguali, con 2240000 euro paghiamo solo la parte fissa che non prevede sale e spalatura.

Rizzo Nervo, che ricordo è stato rieletto e rinominato assessore, alla prima mano di poker si becca la scala reale climatica.

Il 2012 segna la nevicata storica, ed arriva anche il conto di 12 milioni, panico.
Il fornitore si precipita a correggerlo a 8 e per non far vedere che c’aveva provato ( perchè non c’aveva provato, era proprio quello ) dice che era compreso il preventivo per i danni stradali provocati fisiologicamente nelle spalature, rompo e aggiusto.

I lavori pubblici passano a Malagoli che ha una competenza ben specifica, riempirsi di colpe per difendere il Sindaco.

A novembre del 2012 produce la delibera che porta da 5 cm a 10 cm il limite da cui si comincia a spalare. L’aspettativa è risparmiare mezo milione all’anno sulle nevicate ” minori “.
Non si chiede perchè a Bologna erano 50 anni che il limite era fissato a 5 cm.
Tra i 5 ed i 10 cm ci passa il ghiaccio, rende inefficace quel lavoro importantissimo dei mezzi pesanti come gli autobus che smuovono la neve impedendo la formazione.
Intanto per il risparmio sulla manutenzione del verde si spezzano rami e cadono alberi.
Pagano i motorini a cui viene vietata la circolazione incaso di neve su minaccia dell’assicurazione del Comune di aumento del premio. Pagano gli automobilisti costretti a gomme termiche e catene.
Pagano le ossa rotte su attraversamenti pedonali.

Ma arriva il 2015 ed è l’apoteosi dei danni di questa delibera e della logica del risparmio.
C’è l’allerta neve. Il 5 febbraio comincia a nevicare ed è copiosa ma smette il 6 notte.
Alberi e rami caduti. Smettendo la notte il 6 le scuole rimangono aperte e Seribo, per colpa della neve ( dicono ), si ritrova senza 200 lavoratori su 230 circa come se abitassero tutti a 50 km da Bologna, non produce i pasti e non è attrezzata con un pasto a sacchetto d’emergenza ( è un costo ), il PM Giovannini apre un’inchiesta per interruzione di servizio pubblico che come tutte le altre svanisce senza darci l’esito però Seribo quel giorno risparmia costo lavoro di 200 lavoratori ed il comune il costo dei pasti a suo carico. Gli esperti qualificati di T-per vengono messi in ferie fozate, i genitori perdono ore lavoro per andare a prendere i figli da scuola, alcuni autobus vengono spinti dai cittadini perchè non ce la fanno sul ghiaccio.

Quel giorno a Bologna ci fu uno scenario di guerra che hanno pagato solo alcuni cittadini molto di più di quello che avrebbe speso l’amministrazione facendo spalare dai 5 cm.

Ha fatto bene Clancy a chiudere il suo intervento con quella frase perchè abbiamo rischiato il bis e siamo solo a metà dell’inverno.

Chi ha detto ” abbiamo costretto il comune a buttare il sale ” esultando, deve capire che i cittadini hanno pensato di avere una buona amministrazione perchè non sanno, come chi ha cantato vittoria, quello che c’è dietro ed i rischi che corriamo ad ogni fiocco di neve.

La scala reale.

” Io non voglio ricordare il gravissimo disagio avvenuto un paio di anni fà per il cd allerta neve.”

Emily Clancy, Coalizione Civica, Question Time 13 dicembre 2017.

By mad, 23, 01,2017

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