Lunedì 9 maggio 2022 durante il Consiglio Comunale abbiamo denunciato attraverso un intervento di inizio seduta del nostro capogruppo Detjon Begaj le numerose difficoltà incontrate da parte dei migranti ucraini, e di chi li assiste in città, nel percorso di presentazione della domanda di protezione temporanea. Di seguito il testo integrale del suo intervento e il relativo articolo del Corriere di Bologna con la risposta della questora Fusiello.

“Da giorni ci arrivano segnalazioni di numerose difficoltà da parte dei migranti ucraini e di chi li assiste in città. Risulta, infatti, che su 4000 ucraini, di cui 2000 minori, accolti in città solo 500 sono riusciti a fare domanda di protezione temporanea. Chi non c’è riuscito, purtroppo, non può accedere al contributo di 300 euro messo a disposizione dallo Stato e al quale si accede attraverso il sito della protezione civile. Questa situazione gravissima è causata dai ritardi della Questura, che lamenta mancanza di organico e tempi lunghi. Abbiamo anche fatto una commissione consiliare a riguardo, ma vale la pena denunciare questa situazione gravissima che non riguarda solo gli ucraini ma tutti i migranti e le migranti che devono avere accesso ai propri diritti con tempi certi. O si cambia la modalità di erogazione di questo contributo oppure si deve risolvere la situazione inaccettabile in cui versano le pratiche delle questure. Molti ucraini stanno tornando a casa propria, sotto i bombardamenti, anche per questo motivo. Ma noi dobbiamo difendere il principio di autodeterminazione delle persone. La scelta di rimanere o meno sul nostro territorio, per qualunque persona migrante e non, deve essere frutto solo di una libera scelta e volontà, non a causa delle carenze dello Stato. Le emozioni e la solidarietà dei primi giorni della guerra svaniscono con il tempo, ma i diritti e la dignità delle persone non possono attendere le ondate emotive.”

 

Qui sotto la registrazione dell’intervento in Consiglio Comunale.

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