Le cittadine e i cittadini di Bologna si trovano da molte settimane in una situazione di forte disagio a causa dell’impossibilità di procedere in tempi ragionevoli alle prenotazioni al CUP (gli sportelli non sono attivi, il CUP telefonico non risponde e le richiamate a fronte delle richieste registrate avvengono dopo non meno di 5 giorni, le farmacie sono in difficoltà e, in generale, il personale addetto non è in grado di fornire informazioni chiare alle/agli utenti).
A fronte di questa grave situazione di disagio nessuno spiega le ragioni del disservizio ed i tempi di soluzione.
La direzione dell’Ausl tace, il Comune tace, la Regione tace.
Tutto ciò è inaccettabile.
Ovviamente questa situazione porta inevitabilmente le persone a orientarsi verso l’offerta della sanità privata, per sopperire all’assenza di risposta da parte di chi gestisce la sanità pubblica, discriminando chi non ha i mezzi economici per farlo, imponendo di fatto un’unica soluzione, il privato.
Questa immobilità sembra evidenziare una volontà di fondo volta verso una chiara direzione, il potenziamento del privato a scapito del pubblico.
Siamo quindi qui a ribadire che noi siamo per il rafforzamento e l’ulteriore qualificazione della sanità pubblica, così come indicato, per altro, dal Ministro della Salute, Speranza.
E se la Giunta Comunale ed il Presidente della Regione affermano di essere a favore del rafforzamento della sanità pubblica, perché allora si rileva discrasia tra le affermazioni di principio ed i comportamenti concreti, nel caso specifico del CUP?
Porremo la questione alla Giunta nel corso della seduta di Question Time di venerdì 3 luglio.