Ratifica CETA il 26 settembre? La parola torni agli enti locali.
Il Consiglio Comunale di Bologna si esprima, come già hanno fatto centinaia di Comuni italiani.
Oggi in Commissione Attività produttive e commercio si è discusso un ordine del giorno di Coalizione Civica che chiede il forte coinvolgimento degli enti locali nella valutazione dell’impatto che il CETA – Comprehensive Economic and Trade Agreement – trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, avrà sui territori.
Con il documentato apporto tecnico del prof. Francesco Luca Basile, responsabile ambiente e sviluppo sostenibile di Coalizione Civica Bologna, e l’illustrazione della Consigliera Emily Clancy, abbiamo chiesto che si freni l’accelerazione che – notizia di questa mattina – porterà in aula al Senato la ratifica del trattato il prossimo 26 settembre e che non si voti la ratifica senza aver prima valutato approfonditamente gli effetti del CETA.
Questo accordo, a fronte di aumenti previsti del PIL di piccola entità (0.03% al 2027), rischia di mettere in discussione standard ambientali e sociali:
introduce tribunali per la difesa degli investitori stranieri e dei loro profitti qualora siano messi in discussione da nuove normative, per esempio, a tutela del lavoro o dell’ambiente, ponendo un limite di fatto alla potestà legislativa e regolatoria degli Stati e degli enti locali;
sfavorisce le imprese italiane, in particolare nel settore agricolo soggetto a competere con produttori esteri sottoposti a normative più semplici, meno sicure e con meno vincoli (per esempio, ci sono ben 99 i prodotti chimici permessi in Canada e vietati i Europa perché dannosi alla salute o all’ambiente). Per questo che alcuni studi rivelano la perdita fra 20-40 mila posti di lavoro;
spinge alla ulteriore liberalizzazione dei servizi pubblici e riduce gli spazi per una azione di tutela locale;
nel campo delle biotecnologie e degli ogm va nella direzione di una “armonizzazione” che mette a rischio la legislazione europea, più stringente di quella canadese.
Tutti elementi che, sommati alle differenze sugli standard del lavoro, invitano ad una più attenta valutazione dei presunti benefici del trattato, valutazione che per quanto riguarda gli effetti economici risale al 2008 ovvero prima della crisi e della Brexit.
In vista della discussione in Senato il 26 settembre prossimo, si stanno già mobilitando le associazioni che hanno dato vita alla campagna di sensibilizzazione sul tema dei trattati TTIP e CETA, tra cui Arci, Cgil, Coldiretti, Legambiente.
Vogliamo che anche il Consiglio Comunale di Bologna si esprima nel merito con un voto, come già fatto da molti comuni e enti locali, per questo chiederemo che l’argomento sia trattato in maniera urgente durante il prossima seduta.
Emily Clancy
Federico Martelloni
Consiglieri Comunali Coalizione Civica per Bologna
Luca Basile – Resp. Ambiente e Sviluppo Sostenibile Coalizione Civica Per Bologna
Gruppo Consiliare
Coalizione Civica per Bologna
Palazzo d’Accursio Piazza Maggiore 6
tel 0512193309