PRATI DI CAPRARA:
DI LETTERE, PARTECIPAZIONE, DOMANDE E RISPOSTE

Caro Sindaco Virginio Merola, cara Assessora Valentina Orioli,

torniamo a parlare dei Prati di Caprara e vi chiediamo in premessa di smettere di dipingere i cittadini e le cittadine contrari al progetto (e noi) come demagoghi insensibili che non vogliono una nuova scuola per i bambini di Bologna o che non si curano del fatto che si potrebbe determinare un disastro ambientale di proporzioni catastrofiche se non si procede alla bonifica fatta nel modo che stiamo vedendo, cioè radendo al suolo gli alberi, perché questa è pura retorica.
Ora basta. Le scelte dell’attuale amministrazione sui Prati di Caprara sono, appunto, scelte, e non sono determinate da condizioni imperative.
E ancora, i cittadini e le cittadine che protestano (e noi che esprimiamo opposizione al progetto in Consiglio Comunale) non lo fanno perché “non hanno capito” le vostre scelte, lo fanno perché non sono d’accordo con le vostre scelte.
Su queste scelte e su alcune specifiche che le hanno determinate, abbiamo fatto domande e attendiamo risposte.

In ordine.

● LA SCUOLA: era assolutamente necessario costruirla lì? Le previsioni demografiche cosa dicono? Molti indicatori prevedono andamenti in flessione.

● LA BONIFICA: è stata definita in modo variopinto, come una bonifica dalle bombe e dalle mine (Sindaco Merola), dalle scorie (Claudio Mazzanti). Facciamo solo una breve considerazione: non ci è mai capitato di vedere ruspe e operai al lavoro per abbattere alberi e vegetazione su un campo minato o in una zona altamente contaminata. Sono state prese precauzioni per questi lavoratori?
Ci pare anche singolare che le bombe e le mine siano cadute così scientificamente solo nell’area in oggetto e non, per dire, nei vicini orti urbani, un’area tra l’altro in cui i cittadini bolognesi dicono che si facesse scuola scuola guida dei carri armati (un bel rischio su un campo minato!). Oltre che sul cosa, ci interroghiamo sul come: davvero la bonifica si poteva fare solo in questo modo, abbattendo tutto? O è il tipo di progetto che determina il tipo di bonifica? Come ha sottolineato più volte il comitato: un conto è una bonifica per fare un bosco, un conto per costruire 1300 alloggi. Certo, se si è già deciso che si vuole costruire, allora bisognerà bonificare a fondo.

● GLI ALBERI: ormai un mese fa abbiamo chiesto agli uffici tecnici chi ha rilasciato le autorizzazioni per l’abbattimento degli alberi, dato che il settore verde del comune di Bologna, a quanto risulta dai documenti dalla conferenza dei servizi indetta appositamente, ha opposto non poche “resistenze” ad essere incaricato dell’emissione delle autorizzazioni all’abbattimento.
Com’è andata a finire? Chi ha rilasciato le autorizzazioni? Sono compatibili con il regolamento del verde urbano? Come mai non si sono rispettate le prescrizioni sulla salvaguardia delle alberature ad alto fusto?
Attendiamo ancora risposta. E ancora: il Comune e l’Assessora Orioli annunciano nel bilancio ambientale che si stanno piantando nuovi alberi, ma quelli espiantati ai Prati di Caprara rientreranno nel nostro bilancio arboreo?

● LA PARTECIPAZIONE: l’Assessora Orioli risponde alla nostra ultima domanda in Question Time che “la proprietà ha manifestato la propria disponibilità ad effettuare un percorso di confronto con i cittadini centrato sulle caratteristiche del Parco”. E la partecipazione dal basso in atto?
E PartecipratiRigenerazione NO Speculazione?
E le 4000 firme raccolte? Si vuole far finta che non esistano? Ad ora il confronto con i cittadini si è limitato ad una lettera: vorremmo dirvi che una lettera non è partecipazione, ma una comunicazione a senso unico.

Emily Clancy – Consigliera Comunale
Federico Martelloni – Consigliere Comunale
Fausto Tomei Consigliere Quartiere Porto Saragozza
Brunella Guida Consigliera Quartiere Navile
Marco Trotta Consigliere Quartiere San Donato San Vitale
Detjon Begaj Consigliere Quartiere Santo Stefano

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