Oggi più che mai l’otto marzo non può che essere pensata e vissuta come una giornata di sciopero e rivendicazione.
Deve essere tale perchè la nostra è una società profondamente patriarcale, ce lo dicono i dati sulle disuguaglianze di genere e ce lo confermano i casi di cronaca che quotidianamente troviamo sui giornali.
Deve essere tale perchè in Italia e nel mondo avanzano sempre più quelli che la nostra consigliera Porpora Marcasciano lunedì nel suo intervento ha definito i “nuovi fondamentalismi”, tendenze oscurantiste, patriarcali e repressive la cui violenza si concentra ovunque sulle donne e la comunità LGBTQIA+.
Dall’Argentina alla Russia, passando per l’Occidente, ci troviamo davanti a una “nuova ortodossia politica e religiosa con vecchi e nuovi dogmi, che attraversa il mondo accomunando tutte le destre e i loro rappresentanti”, incluso ovviamente l’attuale Governo del Paese.
Di fronte a una simile diffusione, frutto di una chiara regia non casuale, la nostra risposta deve essere costante, vigile e quotidiana.
A partire dalle strade, dai quartieri e dalle istituzioni della nostra città.
E a partire da questo 8 marzo, con l’augurio che possa essere libero e liberante, in grado di spingere in avanti un mondo assetato di pace, libertà, diritti e autodeterminazione.
Con questo auspicio come Coalizione Civica Bologna aderiamo allo sciopero globale transfemminista e saremo in piazza oggi pomeriggio al fianco delle compagne di Non Una Di Meno Bologna per 8M 2024 – SCIOPERIAMO CONTRO LA VIOLENZA PATRIARCALE.
Contro le disuguaglianze e violenze di genere che opprimono le donne, per un’educazione alle differenze e un’equità sostanziale di opportunità.
Idealmente al fianco anche delle compagne che oggi non possono scioperare, delle donne palestinesi, iraniane, curde e di tutte coloro che nel mondo stanno lottando per una vita libera dalla violenza e dall’oppressione.