Al governatore della regione Emilia-Romagna
Stefano Bonaccini
Al sindaco di Bologna
Virginio Merola
Sabato 9 Marzo non parteciperemo all’incontro da voi convocato sul tema delle infrastrutture regionali e del passante di Bologna. Non lo faremo perché ci sembra un’iniziativa del tutto strumentale che si colloca nel solco dell’ennesima polemica politica che ha soprattutto l’effetto di dividere il paese e le nostre comunità su temi che avrebbero bisogno di ben altre risposte. Perché rimuove il vero obiettivo che anche le stituzioni locali si sono prese: ridurre le emissioni di gas serra ed in particolare quelle legate ai trasporti che devono calare del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli attuali, il contenimento del consumo di suolo, la diminuzione del particolato atmosferico che riduce in maniera significativa l’aspettativa di vita di tutti gli abitanti in Pianura Padana. E invece si preferisce sviare il dibattito e l’opinione pubblica, dividendola, con l’aggravante questa volta di utilizzare la propria carica istituzionale per accampare presunte ragioni di “interesse generale”.
Noi pensiamo che altri siano stati i momenti di “confronto aperto e trasparente” che avete colpevolmente reso inutili. Per esempio quando sono state bocciate le proposte in regione per impedire che venisse approvata una legge sul territorio che aumenta il consumo di suolo e la cementificazione o quando si è persa l’occasione di dare uno stop più deciso alle emissioni più inquinanti della mobilità privata su gomma. Oppure, a Bologna, quando si è chiamato “partecipazione” un percorso sul passante partito in pieno agosto e chiuso tre mesi dopo, in cui tutte le opzioni erano possibili meno quelle dei comitati che avevano chiesto almeno un bando di idee pubblico a livello europeo, un monitoraggio più stringente della qualità dell’aria, per misurare l’attuale livello di inquinamento, ed una seria indagine epidemiologica per stabilire l’impatto sulla salute dei cittadini. Nulla di questo è stato fatto mentre si è preferito andare avanti a colpi di maggioranza provando perfino a spostare la discussione sul terreno, più comodo, alle polemiche di bassa lega politica di chi vorrebbe il passante ma più a sud. Come se la richiesta che veniva forte dalla società civile e dai territori in questi anni, non fosse “basta passanti”, stop ad ulteriore consumo di suolo e più cura per la salubrità dell’ambiente.
Noi pensiamo, come Legambiente, che l’idea che viene fuori dal vostro convegno non sia adeguata alle esigenze di sviluppo e integrazioni che la sfida dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale pongono anche nei nostri territori. Di più: pensiamo che siano la risposta sbagliata perché una volta di più, e nonostante le evidenze e le sconfitte degli anni passati, continua a mettere in contrapposizione ambiente e lavoro. E per questo ci sembra una insanabile contraddizione continuare a proporre queste ricette, bloccare ogni altra proposta alternativa e poi elogiare pubblicamente le dichiarazioni di Greta Thunberg e del movimento Friday for Future.
Per questo annunciamo la nostra adesione ed invitiamo alla partecipazione al presidio indetto da Legambiente dalle 9,30 alle 11.00 di fronte alla Fiera di Bologna (Palazzo dei Congressi, piazza della Costituzione, Bologna). E continueremo a proporre e dare sostegni alla cittadinanza e ai movimenti della società civile che chiedono un’altra idea di mobilità basata sui trasporti pubblici e quelli collettivi ed un nuovo modello di sviluppo più rispettoso dei diritti sociali, dell’ambiente e della salute anche nei nostri territori
Federico Martelloni, consigliere comunale
Emily Clancy, consigliera comunale
Detjon Begaj, consigliere del quartiere San Stefano
Brunella Guida, consigliera del quartiere Navile
Fausto Tomei, consigliere del quartiere Porto – Saragozza
Marco Trotta, consigliere del quartiere San Donato – San Vitale