Questa mattina partecipiamo e invitiamo a partecipare all’evento Passiamocinmezzo
Un’iniziativa promossa da un numero importante di associazioni, movimenti e realtà di base che hanno animato il dibattito sui temi ambientali e la mobilità sostenibile a Bologna: Extinction Rebellion Bologna, Làbas, #salvaiciclisti Bologna, Aria Pesa, Legambiente Bologna, Rigenerazione NO Speculazione, Fridays For Future – Bologna, AMO Bologna, Velostazione Dynamo Bologna e Studenti per l’Ambiente Bologna
Temi e proposte che meriterebbero maggiore ascolto dentro le istituzioni della nostra città e della nostra regione, che invece oscillano tra la dichiarazione di appoggio formale e scelte che vanno in tutt’altra direzione.

Il Passante di Mezzo ne è un esempio perfetto, come abbiamo sempre denunciato tanto in comune quanto nei quartieri. È inserito in un PUMS, appena approvato e molto ambizioso, che mira a diminuire il traffico veicolare ma poi decide di allargare la tangenziale andando contro ogni studio scientifico che dimostra che strade più larghe attirano più traffico veicolare ed hanno come unico effetto di spostare più in là nel tempo code ed ingorghi.

Ecco perché il Passante è la risposta sbagliata ad una domanda giusta di mobilità più fluida e accessibile per tutti.
E poi è anche una occasione persa. Perché non risolve l’annoso problema della fascia boscata di contenimento che viene concepita come strapuntino da realizzare altrove. E ancora, poteva essere l’occasione per una seria indagine epidemiologica su zone della città da tempo sotto pressione per smog da tangenziale ed autostrade dove vivono 100.000 nostre concittadine e concittadini. Era una delle richieste dei comitati contro il passante, dell’ordine dei medici, dell’Istituto Ramazzini, una scelta che anche noi abbiamo sostenuto portandola in consiglio comunale. Purtroppo, e in maniera grave, l’unica risposta da parte di giunta e maggioranza è stata la bocciatura di questa proposta.

Il Passante di Mezzo nasce dentro un concetto di mobilità già vecchio e superato che rischia di affossare tutti i buoni propositi sanciti del PUMS. Ecco perché oggi insieme ai promotori dell’evento Passiamocinmezzo diremo: No Passante sulle nostre teste.


Passiamocinmezzo
Sabato 07 Dicembre 2019 dalle 10:30 alle 15:30
Bologna, Piazza XX Settembre.

#passiamocinmezzo
BICICLETTATA DISOBBEDIENTE NONVIOLENTA

“Non c’era altro da fare che abbandonarsi alla marcia,
adattarsi meccanicamente alla velocità delle auto che la attorniavano,
non pensare.”
J. Cortázar, in “Autostrada del sud”.

Il nodo tangenziale-autostradale di Bologna, crocevia d’Italia, vive una situazione di congestione del traffico da oltre trent’anni. Nel corso del tempo varie proposte sono state avanzate per la risoluzione del problema.
Dopo un lungo dibattito, è stato deciso di allargare di 4 o 6 corsie la tangenziale e l’autostrada già esistenti per un tratto di 13 chilometri: un totale di 21 ettari di verde trasformati in asfalto e cemento (circa 25 campi da calcio) e 4 immobili da demolire.
In “Autostrada del Sud”, Julio Cortázar racconta un impossibile ingorgo a sud di Parigi. L’ingorgo dura così tanto che gli automobilisti perdono presto il senso del tempo. Passano le stagioni e tra le auto immobili nascono amicizie, amori, bambini: da un’attesa senza fine sorge una nuova comunità. Nel racconto di Cortázar, le ragioni del blocco che ha paralizzato l’autostrada rimangono sconosciute. Le ragioni che il 7 dicembre ci terranno bloccati in strada sono invece più che note.
In un territorio come quello di Bologna, tra i più inquinati d’Italia, il Passante di Mezzo non può e non deve essere una soluzione. La stessa Regione Emilia-Romagna nel suo parere finale sul progetto afferma che “non risolve” il problema della congestione e che comporterà un aumento delle emissioni di CO2 di oltre il 7% nel tratto interessato, ovvero l’area urbana di Bologna.
La dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica appena ratificata e l’impegno preso dal Comune di ridurre a 0 le emissioni entro il 2030 non si conciliano in alcun modo con un ampliamento della tangenziale e dell’autostrada, che nella migliore delle ipotesi terminerà nel 2025. Dare priorità al trasporto su gomma, allargare autostrade, continuare a cementificare e a consumare suolo non può essere un’opzione da considerare nello stato di emergenza che ci troviamo a vivere.
Con tutta la RABBIA per le ingiustizie che si continuano a perpetrare, causate da un sistema tossico che insegue l’incubo di un progresso senza limiti su una Terra dalle risorse limitate, e con la SPERANZA di realizzare un sogno condiviso per una città diversa,

il 7 DICEMBRE #passiamocinmezzo!

Ci ritroviamo in P.zza XX settembre alle 10.30 per una BICICLETTATA URBANA disobbediente e nonviolenta, per manifestare insieme tutto il nostro dissenso.

COSA PORTO CON ME?
👗 Vestiti colorati ➡️ sì a colori sgargianti e fluo! Ci daranno un tocco di allegria!

🌿 Una piantina con un piccolo cartello in cui lasciare un messaggio alla città: perché siamo qui? Cosa vogliamo? Quali sono le nostre aspettative per il futuro? Le piantine, simbolo di vita, speranza e soprattutto riforestazione, saranno distribuite lungo il percorso ai passanti. Come costruisco il mio mini-cartello? Semplicemente attacco un pezzo di cartone a uno spiedo e lo conficco nella terra della piantina!

🚴🏽‍♀️ Naturalmente, una bicicletta! Chi non ha una bicicletta potrà affittarla da Velostazione Dynamo Bologna al costo di 5 euro per tutta la durata della manifestazione! La velostazione è praticamente attaccata a Porta Galliera, da cui partirà la critical mass, ma vi consigliamo comunque di arrivare a Bologna in tempo per noleggiare la bici.

🎶 Strumenti musicali ➡️ ogni strumento musicale è più che benvenuto!

MAGGIORI INFORMAZIONI STRADA FACENDO: STAY TUNED!

📣CONSENSO ALL’AZIONE🌍🚴‍♀️

Al fine di garantire una nonviolenza e una resilienza degne di un mondo sano, questo consenso è un impegno vincolante che prendi durante l’azione.

📍SAPPIAMO PERCHE’ SIAMO QUA

Noi stiamo agendo per proteggere questa città e la Terra, la nostra casa. Stiamo agendo perché la nostra vita e quella di molte altre specie, con le quali coesistiamo, sono messe in pericolo.

Vorremmo non sentire il bisogno di essere qua e creare disagio al traffico e, allo stesso tempo, riconosciamo che il sistema politico, economico e sociale nel quale viviamo ci ha spinto a farlo. Noi capiamo che le persone alle quali andremo a creare disagio fanno parte del nostro stesso sistema tossico e non le biasimiamo per questo. Permettiamo ai veicoli di emergenza di passare.

📍SIAMO NONVIOLENTI

Siamo nonviolenti nelle nostre azioni e nel modo con cui comunichiamo con le altre persone e con le autorità. Tratteremo chiunque con dignità e rispetto. Riconosciamo che la nonviolenza è essenziale per la nostra battaglia. Non abbiamo bisogno di nasconderci e agiamo a volto scoperto. Anche se dovessimo subire violenza verbale o fisica, non risponderemo alle provocazioni e ribadiremo la nostra nonviolenza. Di fronte ad azioni violente delle forze dell’ordine o all’allontanamento forzato non opporremo resistenza attiva.
Agiremo con calma e cautela e ci impegneremo a non mettere le persone in pericolo.

📍AGIAMO CON PIENA CONSAPEVOLEZZA

Non agiamo sotto l’influenza di droghe o alcool. Incoraggiamo una cultura rigenerativa prendendoci cura di noi stessi e degli altri. La sicurezza sarà una priorità assoluta in ogni momento. Come attivisti del Nord del mondo, riconosciamo i nostri privilegi e riconosciamo che la nostra battaglia è intimamente legata con la giustizia sociale.