Di seguito il comunicato pubblicato in data 7 aprile sui social di Coalizione Civica per Bologna:
“Ogni volta che la città perde uno spazio sociale siamo di fronte ad una sconfitta perché – lo scrivevamo nel programma dell’attuale coalizione di maggioranza durante le elezioni – ora più di allora, crediamo “che le reti e gli spazi sociali e culturali, le associazioni e le altre realtà del terzo settore, […] costituiscono una delle principali ricchezze e peculiarità di questa città, con le quali bisogna dare vita a una vera e propria alleanza mutualistica tra istituzioni e cittadinanza attiva”.
Quello che è accaduto stamattina, con le forze dell’ordine che hanno sgomberato i locali di Bancarotta in via Fioravanti 12, rappresenta un passo indietro rispetto a quella visione di Bologna. Crediamo che debba essere la politica ad occuparsi senza paure delle contraddizioni in essa presenti senza delegare ad altre istituzioni la ricerca di soluzioni.
Per questo non deve interrompersi il dialogo per valorizzare le proposte di innovazione nei meccanismi di assegnazione e gestione degli spazi pubblici che già erano emerse nella fase di confronto con la cordata delle associazioni di Bancarotta e che tante altre realtà da tempo chiedono. Su questa strada tanti e tante hanno speso tempo e intelligenza, su questo la vicesindaca Emily Clancy, a nome dell’amministrazione, aveva incontrato gli occupanti pochi giorni fa.
Da questa situazione dobbiamo trarre alcune considerazioni per provare a fare degli avanzamenti:
– la politica di assegnazione degli spazi pubblici in questa città merita una riflessione profonda, a partire sì dai successi e insuccessi ottenuti negli anni, ma soprattutto dalle esigenze che la nuova fase storica, culturale ed economica che stiamo vivendo ha portato al tessuto sociale della nostra città. Oggi è necessario ripensare al ruolo degli spazi pubblici e dell’associazionismo (la cui natura a Bologna fortunatamente è molto varia) alla luce della pandemia, dell’emergenza climatica e delle pesanti conseguenze che la guerra sta portando e porterà. Su questo pensiamo che sia arrivato il momento di dare spazio a una riflessione ampia e corale. L’esperienza di Bancarotta è simbolica di un’eccedenza che, a nostro modo di vedere, non può essere liquidata con uno sgombero;
– da anni assistiamo a una crescente tendenza nel gestire le strade, la vita sociale e i conflitti (da quelli della vita notturna a quelli che nascono in seno alla marginalità sociale) che vi avvengono attraverso le forze di sicurezza e di polizia. Questa strada esacerba i problemi e nasconde le contraddizioni piuttosto che risolverle. È ora di fare il punto su dove siamo arrivati, ma soprattutto su qual è la direzione che si intende prendere nei prossimi anni.
È necessario pertanto riaprire immediatamente un confronto tra l’amministrazione e Bancarotta e lanciare un confronto pubblico ampio sulle questioni degli spazi e della socialità in città.”
Qui puoi leggere la dichiarazione della Vicesindaca Emily Clancy.