Nel Consiglio Comunale tenutosi l’8 aprile è stata parzialmente approvata l’osservazione alla variante del Piano Urbanistico Generale presentata dal comitato Pensare Urbano, che in questi anni abbiamo contributo ad animare, e prodotta grazie alla collaborazione con la professoressa Marzia De Donno e Davide Tumminelli, del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara.
Fino ad oggi l’uso turistico di un immobile predisposto ad essere affittacamere, b&b o Airbnb, veniva considerato, ai fini urbanistici, alla stregua dell’uso abitativo residenziale.
L’osservazione approvata, da noi sostenuta, prevede invece che all’interno del nuovo Regolamento Edilizio venga inserita la nuova sotto-categoria B3, che include tutte le attività turistiche svolte in unità immobiliari a destinazione abitativa.
Questa novità in primo luogo stabilisce un principio innovativo nel nostro Paese, riconosciuto da pochissime amministrazioni comunali: le normative degli enti locali, in molti casi risalenti alla fase pre-Airbnb, vanno adeguate, anche e soprattutto sotto il profilo urbanistico-territoriale, per far fronte alle pesanti trasformazioni delle città causate dalla crescita incontrollata delle piattaforme turistiche.
In questo modo si prepara finalmente la strada per il nostro Comune per intervenire direttamente con gli strumenti che possiede per governare il fenomeno degli affitti brevi, in attesa di una regolamentazione nazionale che richiediamo da tempo (attraverso la proposta, già presentata in Parlamento, di Alta Tensione Abitativa), e porre delle regole chiare per fermare l’erosione delle locazioni a lungo periodo, rivolte principalmente a famiglie, studenti e lavoratori.
Un primo e fondamentale passo per portare avanti un impegno assunto dai banchi dell’opposizione nella scorsa legislatura, e che ora, al governo della città, stiamo concretizzando.
Per il diritto all’abitare di tutte e tutti.