Vorremmo ricordare al Sindaco e all’Assessore Conte che le audizioni pubbliche nelle nomine di enti partecipati dal Comune SONO una cosa seria, non una passerella a cui sottoporre i malcapitati freschi di nomina, non un contentino da dare in pasto all’opinione pubblica, non una vuota medaglietta da appuntarsi sul bavero.
Vorremmo poi ricordare al Sindaco e all’Assessore Conte che le audizioni pubbliche NON SONO obbligatorie secondo il nostro ordinamento, per cui sono liberissimi di non istituirle, ma per favore ci risparmino – e risparmino alla città e alle persone investite degli incarichi – un’inutile pantomima.
E non ci vengano a dire, con un buon comunicato stampa confezionato dal poderoso staff di comunicazione al servizio della Giunta, che la società civile e i mezzi di informazione saranno chiamati a conoscere le scelte già operate dal Sindaco in “un’audizione pubblica”: quella si chiama conferenza stampa.
Questo al netto del giudizio sulle persone scelte a ricoprire gli incarichi, perché in questo caso non si tratta di CHI, ma di COME.
Il Sindaco ha scelto: le audizioni pubbliche a Bologna non si fanno. Punto.
Come si dice: le chiacchiere stanno a zero. E temiamo che quando si tratterà di nomine “pesanti” (Hera, per dirne una) si andrà sotto zero.
Infine, per dovere di cronaca, ricordiamo al Sindaco, all’Assessore Conte e allo staff di comunicazione della Giunta quali sono le regole minime perché le audizioni possano chiamarsi tali, regole proposte dalla campagna Sai Chi Voti che il Sindaco ha sottoscritto e che come Coalizione Civica abbiamo sottoposto all’attenzione del Consiglio e della Giunta prima con un emendamento poi con un Ordine del Giorno:
“Proponiamo che almeno 60 giorni prima dell’audizione pubblica siano pubblicati online sul sito del Comune i curricula dei candidati alla guida delle partecipate insieme a una autodichiarazione sullo status penale e sui potenziali conflitti di interessi.
Proponiamo che sia sancito l’obbligo di indire pubblicamente e almeno 30 giorni prima una o più sedute di audizione pubblica dei candidati che siano aperte ai cittadini, alla stampa e alle organizzazioni della società civile. A ogni candidato potranno essere poste domande utili al fine di conoscerne il profilo professionale e politico (non personale), la condotta nell’esercizio di altre cariche ricoperte in precedenza, la esistenza di eventuali conflitti di interesse, eventuali precedenti penali, nonché programmi, proposte, intenzioni, riguardanti l’adempimento del mandato.
Proponiamo che il regolamento delle audizioni consenta all’istituzione nominante di valutare la pertinenza delle domande rivolte ai candidati e di consentire al candidato di non rispondere nel caso la domanda venga giudicata inammissibile.
Proponiamo che dell’audizione pubblica venga redatto apposito verbale da pubblicare e diffondere online e da allegare all’atto di nomina.”
http://www.comune.bologna.it/news/audizioni-pubbliche-le-nomine-enti-istituzioni-societ-partecipate