Lunedì 12/12/22 è stato votata in Consiglio Comunale una nuova convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie, che prevede l’aumento del finanziamento comunale.
Come Coalizione Civica Bologna ci siamo espressi in maniera contraria, unico gruppo politico in Consiglio ad opporsi ad una scelta totalmente ingiustificata di aumentare i fondi alle scuole private parificate.
I soldi erogati infatti tramite la convenzione dovrebbero servire a garantire l’inclusione scolastica, ma i dati riferiti al periodo 2017 – 2022 dimostrano che non è così: solo 5 scuole paritarie su 26 accolgono alunni BES (con bisogni educativi speciali), invece le scuole che accolgono minori con disabilità, certificati ai sensi della legge 104/92, sono calate da 15 nel 2017 a 9 nel 2021. Nelle scuole comunali gli alunni figli di stranieri sono il 26%, in quelle statali il 49%, mentre nelle paritarie a malapena il 5%.
I dati collegati all’accoglienza e all’inclusione degli studenti con maggiori fragilità sono stazionari o in peggioramento: il sistema delle scuole paritarie finisce per collocarsi così in una dimensione autocentrata, lontana dai bisogni della città, e mostra nel complesso un quadro costituito in prevalenza da scuole con limitatissima presenza di diversità.
Coalizione Civica ritiene pertanto il bilancio dell’ultimo quinquennio complessivamente negativo: non sembra in alcun modo giustificabile un aumento lineare di 2000 € all’anno a sezione (da 10.000 a 12.000 €), per un importo che lievita da 670.000 a 756.000 €. Inoltre nella nuova convenzione l’importo per sconti mirati per bambini disabili o in condizioni di fragilità ammonta a soli 70.000 €, pari al 6,3%. Si delinea un quadro inaccettabile: un incremento a pioggia, che non premia l’impegno e si traduce in un impiego di denaro pubblico senza contropartite.
La situazione nazionale non è più rosea: in continuità con le politiche del governo Draghi, che ha previsto un taglio complessivo di quasi 4 miliardi nei prossimi tre anni ai fondi per la scuola, Meloni e Valditara hanno messo in legge di bilancio il finanziamento statale alle paritarie più alto di sempre (più di 70 milioni, con possibili aumenti).
L’indirizzo politico è chiaro: dietro una presunta maggiore efficienza del sistema delle convenzioni, tutt’altro che dimostrata, si nasconde una pretesa ideologica di stampo reazionario e neoliberista, basato sui tagli alla spesa pubblica e sul ritorno a “valori tradizionali” che nascondono un programma di estrema destra.
Pensiamo che sia tempo di aprire in città un dibattito serio e approfondito, ma per farlo dobbiamo andare in una direzione che preveda la progressiva riduzione degli interessi privati nel mondo della scuola: vogliamo discutere con tutta la città su come ricostruire un sistema scolastico totalmente pubblico.
Cogliamo l’occasione per ringraziare “Scuola e Costituzione Bologna” per essersi schierata pubblicamente contro la nuova convenzione fin dall’inizio e per aver presentato tramite il nostro gruppo consiliare la richiesta di un’udienza conoscitiva sulla gestione indiretta.
Ringraziamo anche CGIL e UIL per aver manifestato, in maniera dura ma molto chiara, la loro contrarietà e per aver proposto orientamenti affini a quelli di Coalizione Civica.
Continueremo quindi ad essere a disposizione della comunità per costruire momenti di discussione sull’importanza della difesa di una scuola pubblica, laica e democratica, insieme a tutte le realtà associative, le organizzazioni e le singole persone interessate.
Tra le immagini è possibile leggere alcuni degli articoli pubblicati, nell’ordine, da Corriere di Bologna, Bologna – Il Resto del Carlino e la Repubblica Bologna successivamente al voto di lunedì.