Siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola che lunedì 30 maggio scenderanno in piazza per manifestare il NO convinto al decreto legge n. 36, che tocca tutti i punti più importanti della scuola: reclutamento, formazione in servizio, retribuzione.
Dopo la pandemia si aspettavano investimenti progressivi che impegnassero risorse per occuparsi con serietà del miglioramento della qualità di tutti i livelli scolastici e per valorizzare il lavoro di tuttə coloro che già si impegnano moltissimo per costruire una scuola moderna in grado di ampliare le offerte educative e formative per gli studenti e le famiglie.
Si aspettava l’incremento del personale, docente e Ata, per ridurre il numero di alunnə nelle classi e per aumentare il tempo scuola. Più scuola significa più cultura, più capacità di comprendere la realtà e sapersi orientare nella complessità in modo positivo e innovativo, più collaborazione tra studenti, docenti e territori, più occasioni di formare cittadinə consapevoli e responsabili, di costruire relazioni sane e autentiche.
Invece ritorna la stagione dei tagli con una modalità che non può appartenere alla Scuola della Costituzione, che è democratica e libera: la Valutazione con saltuario incremento premiale di merito per una piccola percentuale di personale, invece dell’adeguamento degli stipendi ai livelli europei per tuttə, rivalutando il nuovo contratto.
Si istituisce un Ente che impone dall’alto le materie di formazione, togliendo di fatto autorevolezza ai collegi docenti. Non si riduce il numero di alunni per classe né si parla di aumento del tempo scolastico, per un insegnamento di qualità, ma si fanno consistenti tagli di organico. Non si programmano stabilizzazioni dei precari attraverso forme di tirocinio attivo, ma si introducono ulteriori crediti formativi per rendere difficile l’ingresso in cattedra. Non si prevedono rafforzamenti di organico né per le segreterie né per i collaboratori scolastici.
Come Coalizione Civica sosteniamo pertanto le lavoratrici e i lavoratori in sciopero domani per un cambio di rotta sulle politiche della scuola!