Dal welfare all’ambiente, dal lavoro alla salute, dalla cultura ai diritti: l’ennesimo mese di impegno a tutto campo per Coalizione Civica Bologna, dentro e fuori dalle istituzioni, per la città che vorremmo.
🦠 Le ultime settimane sono state davvero intense. Sono le settimane che hanno marcato l’anniversario dalla prima introduzione delle restrizioni dovute alla pandemia, ma che più correttamente potrebbe essere definita “sindemia”, dato l’intreccio tra le condizioni socio-economiche (demografia, istruzione, povertà, accesso ai servizi, …), quelle climatologico-ambientali (inquinamento, cambiamenti climatici, riscaldamento globale, deforestazione, …), l’andamento delle infezioni da SARS-CoV-2 e le conseguenze, non solo sanitarie, del Covid-19. Il ritorno a livelli preoccupanti di contagio e, purtroppo, di morti ci ha fatto toccare nuovamente con mano quanto sia dura e lunga l’uscita da questa crisi sanitaria e quanto siamo stati – e purtroppo siamo ancora – parzialmente impreparati.
🏥 Anche per questo abbiamo costruito, assieme a molte e molti esperti del settore e associazioni, un’iniziativa dal titolo “Il territorio e la cura” per ripensare il welfare e la sanità in un’ottica di prossimità, di progettualità e di comunità, mentre, per approfondire e conoscere meglio le tante questioni che girano attorno alla pandemia, ci siamo confrontati con Vittorio Agnoletto, che ha presentato il suo libro “Senza respiro. Un’inchiesta indipendente sulla pandemia” nell’evento online “Covid19: domande e risposte”, e abbiamo ribadito, come fatto anche in consiglio comunale, che nessun profitto deve essere fatto sulla pandemia.
🏗 Abbiamo messo le fondamenta per una città dove le scelte urbanistiche portino davvero a rigenerare gli spazi della città, regalando a cittadine e cittadini nuovi luoghi pubblici, edifici efficienti dal punto di vista energetico, nuove centralità e servizi e non nuove speculazioni – come invece spesso è accaduto in passato e tuttora accade – nell’iniziativa “Spazi fuori dal comune” con l’urbanista Elena Ostanel e realtà bolognesi impegnate su questo fronte come Pensare Urbano, Rigenerazione No Speculazione, Planimetrie Culturali, 20 pietre e sostenendo la battaglia contro i “mostri urbani” che potrebbero sorgere in Bolognina.
👠 Abbiamo, in occasione dell’8 marzo, ribadito la necessità di una città femminista: mentre una parte della politica – quella più becera e razzista – utilizzava strumentalmente i dati sulla violenza contro le donne provando a legittimare le proprie sparate, abbiamo chiesto interventi concreti sul fronte delle disuguaglianze di genere. Lo abbiamo fatto avanzando alla giunta richieste per il congedo retribuito anche per chi lavora da remoto (come se lavorare da casa non fosse lavoro!), ottenendo che il consiglio comunale si esprimesse per la riduzione dell’iva sugli assorbenti, sottolineando la necessità di un doveroso lavoro per combattere fattivamente discriminazioni e violenze.
💻 Lo abbiamo fatto anche con l’ennesimo slancio di solidarietà e la creazione dei “Condomini della cura” iniziativa promossa da Don’t Panic, rete di cui Coalizione Civica Bologna è parte, per mettere a disposizione tempo, spazi e competenze all’interno dei propri palazzi, ovviamente nel rispetto di ogni normativa anti-Covid, per redistribuire il lavoro di cura e creare nuovi modelli di comunità che tolgano dall’invisibilità il lavoro domestico, in gran parte svolto dalle donne.
🌍 Abbiamo poi, per l’ennesima volta, chiesto una città davvero più verde, poiché riteniamo fondamentali le scelte per affrontare la crisi climatica ed ecologica: lo abbiamo fatto denunciando i tagli indiscriminati di alberi in varie zone della nostra città, chiedendo un confronto pubblico sul patrimonio arboreo di Bologna partecipando alle mobilitazioni cittadine che chiedevano azioni immediate, come il Global Day of Climate Action e La Grande Frenata e parlando dell’ecologia che entra a scuola con Luciana Castellina, Lorenzo Fioramonti e le associazioni ambientaliste Aria Pesa, Extinction Rebellion e Fridays for Future, provando per un po’ ad immaginare – fuori dal dibattito sulle aperture e le chiusure che ci ha visti anche recentemente in piazza per chiedere investimenti sull’istruzione pubblica per garantire non solo la riapertura in sicurezza ma anche il superamento di problemi storici della scuola – come alcuni temi possano entrare in uno dei più importanti “organi costituzionali” del nostro Paese.
🏡 Abbiamo ribadito la centralità del diritto alla casa, come già avevamo fatto sostenendo l’istruttoria pubblica sul tema nel 2019, per un mercato immobiliare che sia controllato e permetta a tutte e tutti di accedere ad un’abitazione, confrontandoci con quattro amministratrici europee, in un’iniziativa promossa assieme a Barcelona En Comù, “Diritto all’abitare al tempo della pandemia”, dopo aver promosso in consiglio comunale degli ordini del giorno per un piano nazionale per l’edilizia sociale che attinga ai finanziamenti del Recovery Fund, come proposto dall’Unione Inquilini, per prorogare lo sblocco degli sfratti e mettere in campo tutte le iniziative possibili per limitare le conseguenze di tale sblocco.
🦺 Abbiamo messo le basi per costruire la città del lavoro che vorremmo: lo abbiamo fatto sostenendo lo sciopero dei facchini di Amazon del 22 marzo, presentando un marchio sociale per la qualità del lavoro in un’iniziativa organizzata da una Città con Te, dimostrando che i comuni possono agire per contribuire al miglioramento della qualità del lavoro nel contesto urbano, ricordando che “essenziali sono i diritti” come fatto in occasione dello sciopero dei rider del 26 marzo facendo aderire il comune di Bologna al No Delivery day su nostra proposta.
🎭 Abbiamo sostenuto la cultura e lo spettacolo: le richieste di chi opera in questo settore, dopo un anno senza eventi, hanno avuto il nostro pieno appoggio, sia nelle manifestazioni che nelle istituzioni, dove le nostre proposte, accolte dall’amministrazione, hanno portato alla firma di un accordo per le buone pratiche per il settore culturale e dello spettacolo che speriamo sia la base per far sì che, assieme agli eventi che ci auguriamo possano ripartire presto in sicurezza, vengano garantite tutele piene a lavoratori e lavoratrici.
⚖️ Abbiamo chiesto al Comune, sostenendo le sollecitazioni emerse in un’udienza conoscitiva richiesta da Coalizione Civica, di farsi promotore di una proposta di legge per spostare dalla Questura al Comune stesso le competenze per le pratiche sui permessi di soggiorno e di farsi subito promotore di un tavolo con Questura, avvocati e operatori, per risolvere i problemi sollevati da associazioni, operatori sociali e avvocati. E sempre sul fronte dei diritti abbiamo chiesto, di nuovo, la liberazione di Patrick Zaki, studente della nostra università e riconosciuto già come nostro concittadino dal consiglio comunale, a cui pochi giorni fa l’ennesima udienza farsa ha rinnovato la custodia cautelare in carcere, mettendo in campo ogni iniziativa per ottenerla tra cui la richiesta per il riconoscimento della cittadinanza italiana.
✊ Tante sfide che continueremo a portare avanti anche nei prossimi mesi, dando forza a chi, chiedendo “un’amministrazione comunale che sappia farsi essa stessa promotrice ed esecutrice di progetti rivolti al benessere dei cittadini, allo sviluppo di servizi sociali, a una politica di reale inclusione e apertura dei processi decisionali”, come fatto recentemente nell’appello contro “i mostri urbani” in costruzione in Bolognina sottoscritto in poche ora da centinaia di persone, vuole davvero mettere al centro dell’azione della prossima amministrazione il primato del bene comune e le scelte partecipate.