Mercoledì le donne, le femministe, le transfemministe di tutta Italia e di altri 48 paesi (per ora) si mobiliteranno per una grande, grandissima giornata di lotta e di autodeterminazione.
In Italia la forma scelta è quella dello Sciopero Globale delle Donne al quale si aderirà con forme variegate e plurali, come variegato e plurale è il mondo del lavoro femminile.

Sono intervenuta in Consiglio Comunale per chiedere che l’Istituzione aderisse alle istanze del grande movimento transnazionale NON UNA DI MENO e promuovesse lo sciopero dell’otto marzo.

Non l’ho fatto a nome di Coalizione Civica Bologna, che pure aderisce e sostiene lo sciopero. Per questa volta ho voluto usare il mio tempo e la mia “posizione” per portare in Consiglio Comunale la forza del movimento Non una di meno.
Oggi sono sono stata, semplicemente, una tra le tante, nulla di più e non una di meno.

Sono molto dispiaciuta che il Consiglio abbia respinto l’invito, a differenza dell’Assessora Susanna Zaccaria che ha già comunicato la sua piena adesione.

Perché in nessuna questione quanto questa è necessario essere radicali nelle parole e nelle azioni, anche in quelle istituzionali; perché il terreno da conquistare e riconquistare in termini di diritti, rispetto, spazio, visibilità e voce per le donne è troppo ampio per ammettere tentennamenti e distinguo; perché proprio su questa battaglia, molto più che su altre è il caso di praticare la lotta e il governo.

Oggi non solo il Consiglio Comunale non ha approvato questo Ordine del giorno, come hanno fatto altre città. Ma ha addirittura deciso – per bocca del Partito Democratico di Bologna – che l’OdG non fosse ammissibile e ne ha bocciato l’iscrizione ai lavori odierni.

Io sarò in piazza, con tantissime e tantissimi altri. Facciamoci sentire.
Lotto Marzo a Bologna: Sciopero globale delle donne
NON UNA DI MENO
International Women’s Strike// Paro Internacional de Mujeres #8M