Rancore, risentimento, paura, reazione violenta a un sentimento paranoico di impotenza: questi sono alcuni degli ingredienti del “ringhio”, che più della rabbia o dell’invidia, tipiche del XX secolo, sembra presentarsi come la passione politica del presente.
Chi “ringhia” si percepisce penultimo, in senso logico e ontologico piuttosto che materiale: con gli occhi fissi in basso, ha il terrore di essere raggiunto, ancor più di quanto egli aspiri a raggiungere gli altri.
Questa è la tesi di Mirko Alagna ricercatore in filosofia politica all’Università di Firenze e autore del saggio “Look down in Anger. L’epoca del ringhio”, in cui cerca di definire il “ringhio” e di analizzare le sue radici materiali e culturali.
In un’epoca in cui le dicotomie classiche della filosofia politica sembrano essere in crisi, il ringhio appare come l’agglutinante di un intero blocco politico altrimenti incomprensibile.
Ne discuteremo con lui domani dalle
18.30 nella nostra sede, in via Antonio di Vincenzo 21/A.
A questo link la diretta dell’iniziativa.
In copertina “Growl” di John N Mason