Coalizione Civica Bologna è la mia casa politica. Nell’ultimo anno penso sia anche stato il luogo che più di ogni altro in città ha provato a intavolare discussioni pubbliche, a farsi contaminare, ad essere strumento di una necessità.
Quella di uno sguardo lungo, oltre una scadenza elettorale, per un’uscita a sinistra dalla crisi sociosanitaria ed economica legata alla pandemia che stiamo vivendo e dalla crisi climatica e ambientale. In questi mesi, come indicato dal dispositivo che la nostra assemblea degli iscritti ha votato a fine gennaio, abbiamo incontrato tantissime forze politiche: alcune con noi all’opposizione, altre in maggioranza, altre ancora fuori dal perimetro istituzionale.
Ma soprattutto tantissime forze sociali: dai movimenti ambientalisti ai comitati di quartiere, dalle associazioni ai sindacati, dai centri sociali a chi ha partecipato a percorsi diversi dal nostro. Domenica abbiamo fatto un’assemblea pubblica, Assemblea cittadina – idee primarie per Bologna , una risposta corale a delle primarie e a un dibattito politico non all’altezza della sfida che abbiamo davanti, quella di dare una risposta alle grandi emergenze del nostro tempo.
A quest’assemblea pubblica, così come alla nostra tre giorni Metropolis Bologna 2030 e a tanti percorsi cittadini, ha partecipato in qualità di ascoltatore Matteo Lepore , che mi ha poi chiesto un incontro per approfondire questi punti e verificare la possibilità di una convergenza programmatica. Credo che in politica si debba avere il coraggio di misurarsi concretamente, forti delle proprie idee. Ed è con questo spirito che ho incontrato oggi Matteo Lepore su mandato di Coalizione Civica, per verificare se un punto di arrivo unitario è davvero possibile.
Intanto mi preme sottolineare un primo risultato, non affatto scontato, che appartiene già oggi a tutto il perimetro rosso-verde: la gran parte delle battaglie portate avanti insieme è al centro del dibattito delle prossime amministrative. Questo è il risultato di un impegno collettivo ed è sempre collettivamente che dobbiamo ora chiederci se ci sono le condizioni per portarle al governo della città, tutte e tutti insieme, accettando di fare un pezzo di strada insieme ad altri. Questa è la sfida che abbiamo davanti: io penso sia tempo di verificarla fino in fondo.
Senza mai darla per scontata.
Facciamo politica, la città ce lo chiede.