Su XM24 un amico di Coalizione Civica Bologna scrive parole che ci sembrano perfette. Dunque, come si dice, “riceviamo e volentieri pubblichiamo”. Perché non ne possiamo più di questa “non-idea di non-città” che crea deserti e li chiama riqualificazione. Perché vogliamo darci la possibilità di averla un’idea di città, viva e diversa, dove le barriere e le diffidenze si superano.
Ieri è stata una bella serata.
Mi lamento di essere appena uscito dalla assemblea di xm24, qui in Bolognina. Mi lamento di esservi entrato con tutti i miei pregiudizi generazionali e di essermi trovato seduto accanto ad una deliziosa signora di settantanni. Mi lamento di esservi entrato con tutti i miei preconcetti di buona creanza e di aver trovato un gentile divieto di fumo, giovani che mi dicevano “scusi” quando nella ressa mi urtavano (ci saran state più di 300 persone) e con una decina di bimbi festanti. Mi lamento di esservi arrivato con in testa il video dei balli notturni e di aver dovuto pazientare mezz’ora perché le casse esterne non funzionavano (le avranno usate troppo). Mi lamento di avervi previsto barricaderi e rivoluzionarisenonpiove e di aver invece assistito a una presentazione pacata, civilissima, autoironica di xm24 e delle sue attività autogestite da parte del referente odierno della loro assemblea (con un soprannome da cartoni giapponesi anni ’80) che persino sull’uscita del Mero sulla stazione cc ha trovato modo di sorriderci. E hanno ragione: o si sta dalla parte del pd con la sua non-idea di non-città o si sta con quegli antipatici di xm24 (anche se non ci si condivide nulla di nulla) per avere UNA possibilità di avercela questa idea di città, e della bolognina che è MIA, non del Mero, non di Ara, non del pd. Poi, uscendo e tornando a casa, fuori, la sensazione forte di un quartiere freddo, lasciato andare, insicuro, impoverito di soldi e di relazioni. Il quartiere dove vivo, non la mia tastiera. La rivoluzione inizia il 4 marzo. Suonare xm24. Portare garofani.