Ancora polizia contro i senza casa, per sgomberare le famiglie che occupavano i locali vuoti di via Irnerio. C’era tutto il tempo per trovare una soluzione condivisa. C’era l’impegno, alla presenza di testimoni, dato dagli occupanti, a far entrare anche un’ispezione conoscitiva per verificare le condizioni di sicurezza dei locali. Proprietà Sant’Orsola, istituzioni e politica alla fine trovano la soluzione più odiosa, la soluzione più ingiusta, che alimenta il distacco con la parte più povera della città. Ma non tutti i poveri sono sottomessi, è bene che ognuno di noi lo sappia. Arriva il momento di scrivere un’altra storia. Le persone senza casa hanno altro a cui pensare e diffidano o si disinteressano (francamente è anche difficile dar loro torto) di campagne o promesse elettorali, perché conteranno i fatti. E i fatti, dovranno essere questi: basta sgomberi di luoghi vuoti, moratoria degli sfratti per morosità incolpevole e azioni di compensazione nei confronti dei piccoli proprietari, azioni politiche di sindaci e amministratori locali per aprire una vertenza nazionale sulla casa ma soprattutto lotta alla emergenza numero 1, che si chiama povertà. E per quello che riguarda gli impegni che si assumono per il futuro un gesto concreto che dovrà fare la nuova amministrazione dovrà essere quello dell’apertura di un tavolo permanente con tutte le forze sociali e associative impegnate sul fronte dell’emergenza abitativa, senza eccezione alcuna, senza discriminazione alcuna.