Julian Assange finalmente è libero, la notizia che aspettavamo è arrivata ieri. Dopo 14 anni di arresti domiciliari e incarcerazione senza avere mai avuto una sentenza definitiva il fondatore di Wikileaks ha lasciato ieri la prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra.
L’esito positivo è arrivato dopo una lunga trattativa che ha portato ad un patteggiamento con il tribunale USA. Sulla vicenda hanno pesato soprattutto le pressioni politiche dopo l’incriminazione voluta dall’amminstrazione Trump e l’esito incerto delle prossime presidenziali nelle quali sarà valutato Joe Biden. Ma più di tutto hanno pesato la mobilitazione costante di centinaia di migliaia di gruppi, movimenti, attiviste ed attivisti che non hanno mai smesso di denunciare che la libertà d’informazione non può essere un crimine.
A maggior ragione quella di Wikileaks, che ha permesso di svelare crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.
Per questo motivo lo scorso 19 febbraio come Coalizione Civica abbiamo presentato in Consiglio comunale a Bologna la richiesta di dare la cittadinanza a Julian Assange accogliendo l’appello dei gruppi locali FreeAssange che si erano mobilitati raccogliendo migliaia di firme con questo obiettivo. Una richiesta approvata a larga maggioranza, come era giù successo in altre città italiane come Roma e Napoli ed in giro per il mondo, ma che a Bologna aveva un motivo in più.
La storia dolorosa della nostra città, dal 2 agosto ad Ustica, ha dimostrato quanto è importante che alla ricerca della verità concorrano un giornalismo d’inchiesta indipendente ed autorevole e la mobilitazione democratica dei movimenti della società civile quando fanno pressione sulle istituzioni per chiedere trasparenza e rispetto dei diritti fondamentali.
Ora che Julian Assange è libero speriamo di poterlo accogliere a Bologna per consegnare direttamente nelle sue mani una cittadinanza che inorgoglisce la nostra città e ci rende grati per quello che in questi anni Assange e la sua organizzazione hanno fatto per il diritto all’informazione e la difesa dei diritti umani nel mondo.