Oggi il Consiglio Comunale di Bologna ha scelto di ammettere alla discussione, per mezzo di un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord,una vera e propria censura verso una formazione politica che siede all’opposizione, censura che si spinge ad indicare “l’aggravante” della partecipazione ad una manifestazione con motivazioni politiche.
Come nulla fosse oggi il Consiglio Comunale ha scelto di ammettere alla discussione un testo incostituzionale.
Non un parola dalla Presidenza, non un moto, non ci arrischiamo a dire di rifiuto ma, quanto meno, di perplessità dalle fila del Partito Democratico, dove prevale l’obbedienza (a cosa non si sa più per certo, ma si obbedisce), nulla naturalmente dal Movimento 5 Stelle che sappiamo avere strano rapporto con la democrazia, e così via degradando a destra.
Tutti concordi nel disprezzare la Costituzione, per un piccolo tornaconto di “mi piace”, tutti concordi nel trasformare il Consiglio Comunale in un’arena dove si giudicano le cose e le persone con il pollice retto o verso.
Che pochezza, che miseria. Questo è il far west della politica, dove tra facebook e gli scranni da consigliere non c’è soluzione di continuità, dove guerricciole personali valgono più della serietà rappresentata da un cedimento di questo tipo rispetto alla libertà costituzionalmente garantita di manifestare il proprio pensiero. E poco importa verso chi o cosa sia diretta la censura o per soddisfare quale piccolo tornaconto “politico” sia stata ammessa alla discussione. Molto importa che questo sia lo stato di salute democratica del nostro Consiglio Comunale, il Consiglio Comunale di una città medaglia d’oro per la Resistenza: ammettere che si possa votare contro la libertà di espressione (e non contro la “violenza”, come si vorrebbe fare credere) e considerarla una cosa “normale”, questo è lo stato delle cose.
Ci chiediamo: se basta così “poco” a deragliare dai binari costituzionali, come potrà questo Consiglio affrontare la sfida di governare con apertura e ragionevolezza i conflitti che attraversano la città?
Alleghiamo il testo presentato dalla consigliera Borgonzoni e ammesso alla discussione, testo che troviamo inaccettabile costituzionalmente, politicamente e linguisticamente.
Federico Martelloni
Emily Clancy
consiglieri comunali
Gruppo Consiliare
Coalizione Civica per Bologna
Palazzo d’Accursio Piazza Maggiore 6
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