È stata una splendida serata quella di sabato a Làbas, l’occasione per un confronto sul neomunicipalismo oggi attraverso il dialogo tra
Emily Clancy e Ada Colau.

Come rispondere efficacemente alle necessità che crescono oggi all’interno delle città? Come affrontare le sfide globali e transnazionali che sembrano contemporaneamente così distanti e così vicine alle nostre comunità? Come dare centralità ai diritti di tutte e tutti di fronte all’avanzare di forze che della negazione di diritti e solidarietà hanno fatto un punto centrale della loro pratica politica?

Questi alcuni dei temi che hanno guidato il dialogo nel corso dell’iniziativa.
Spunti utili a riflettere collettivamente sul senso della scelta neomunicipalista e sulle sfide con cui deve confrontarsi oggi in un contesto globale sempre più complesso e in cui la dimensione locale delle città si intreccia necessariamente con dinamiche sovranazionali.
Oggi più che mai serve immaginare l’impossibile per realizzare nuovi mondi possibili, più accoglienti e giusti.

Un grazie speciale a Ada Colau per le sue parole e la sua esperienza, con lei e la comunità di Barcelona en Comú il rapporto di sorellanza è sempre stato speciale ed è un piacere immenso avere modo di rinnovare questo legame anche attraverso simili iniziative.
Sono alleanze di questo tipo a rendere possibile l’impossibile.

Grazie a Sofia Nardacchione, Michele D’Alena e Christopher Ceresi che con i loro interventi hanno stimolato il confronto, e grazie a FILI: il festival dell’informazione libera e dell’impegno, Libera Bologna, l’Alleanza per le Transizioni Giuste e i Municipi Sociali di Bologna per averlo ospitato e organizzato.

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