Il Sindaco Virginio Merola dica se il Protocollo è ancora vigente e se ha ancora un valore per la città

Oggi, insieme alla collega Emily Clancy, abbiamo presentato un ordine del giorno in merito alla vicenda dell’appalto ASP Città di Bologna per il servizio di mediazione linguistico culturale.
La vicenda è nota: il soggetto vincitore dell’appalto, come denunciato dalle organizzazioni sindacali, pur necessitando della prestazione lavorativa dei professionisti già impegnati in precedenza nel medesimo servizio – con tutta l’esperienza e conoscenza del territorio che questo comporta – non ha proceduto alla loro assunzione, ma hanno chiesto la loro disponibilità ad instaurare un rapporto di lavoro autonomo con apertura di partita IVA.
Vorremmo che il Sindaco chiarisse alla città, alle parti sociali, ai lavoratori e alle lavoratrici una semplice questione:
il Protocollo appalti che dovrebbe favorire la continuità occupazionale nei cambi di appalto, è ancora vigente e ha ancora un valore?
Perché il Consiglio Comunale, ovvero il Partito Democratico Di Bologna, ha scelto di non ammettere l’ordine del giorno ad una trattazione urgente, rimandandone la discussione a chissà quando?

Vorremmo poi ricordare al Sindaco che l’applicazione (o meno) di un Protocollo non è un optional, che i patti non sono simboli da citare in campagna elettorale senza poi curarsi se il loro dettato abbia una ricaduta pratica o se sia completamente disatteso e che non bastano gli annunci a dare garanzia ai lavoratori e alle lavoratrici e per dire che a Bologna si fa politica del lavoro “alternativa” rispetto alla dismissione dei diritti in atto per mano del Partito Democratico a livello nazionale.

Federico Martelloni
Emily Clancy

 

 

 

 

 

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