Il tema del ‘diritto alla città‘, inteso innanzitutto come possibilità di abitarla a prezzi equi e di trovarvi un lavoro degnamente retribuito, ma anche come vivibilità generale fatta dall’equilibrio tra residenti e turisti, tra locali di ristoro e commercio di vicinato, ci impegna fuori e dentro il
Consiglio comunale.

Recentemente abbiamo discusso in commissione di alcune proposte sul tema casa, elaborate anche grazie al lavoro del Gruppo Welfare Coalizione Civica.
In particolare abbiamo proposto – e ne discuteremo ancora – restrizioni alle multiproprietà presenti sulle piattaforme per l’affitto turistico. Regole semplici e chiare, controlli, contenimento della speculazione. Misure da affiancare ad incentivi per chi affitta a lavoratori, famiglie e studenti.

Domani di questo discuteremo con la nostra Emily Clancy e Giovanni Semi durante l’incontro Il diritto alla città ai tempi di Airbnb organizzato da Link Bologna – Studenti Indipendenti, LUBo Libera Università Bologna, RitmoLento.


Il diritto alla città ai tempi di Airbnb
Venerdì 26 Ottobre 2018 dalle 17:00 alle 19:30
Università di Bologna Facoltà Di Scienze Politiche. Strada Maggiore 45, 40125 Bologna, Italy

IL DIRITTO ALLA CITTA’ AI TEMPI DI AIRBNB
Come muore una città? Dibattito su politiche abitative, piattaforme e turistificazione

Università di Bologna Facoltà Di Scienze Politiche
Aula 1
h 17.OO

Il diritto alla città è un diritto che viene sempre contrastato perché è un diritto attivo, che confligge con gli interessi di pochi per mettere al centro quelli di molti, i beni comuni e lo sviluppo collettivo delle città.
Oggi nuove sfide si frappongono al diritto alla città: la crescita del turismo e la creazione delle sue bolle; la “sharing economy” che in realtà nasconde semplice estrazione di valore attraverso la rendita e il profitto; la gentrificazione e lo spopolamento degli “autoctoni” da intere aree di città.
Quando abbiamo studiato questi fenomeni nei libri dell’università o quando li abbiamo osservati prendere piede nelle città europee, forse le stesse parole non ci risuonavano in testa con la stessa carica concreta con cui oggi, anche a Bologna, riusciamo a significarle molto precisamente.
Dal problema di Airbnb che imperversa nel centro storico, alla monetarizzazione di ogni diritto e di ogni relazione sociale, dalla carenza di studentati per tutt* coloro che fanno richiesta all’approdo al modello “Student Hotel”, dalle ordinanze anti-degrado alla terziarizzazione dell’economia, dalla svendita degli immobili pubblici alla gentrificazione che espelle continuamente soggetti dal tessuto vivo dello spazio urbano, esiste una qualche forma di collegamento.
Eventi, fatti e fenomeni apparentemente sconnessi che come realtà sociali e politiche della città vogliamo siano espliciti e ben visibili.

Questa nostra capacità di individuare e osservare i processi in atto non può però rimanere pura e semplice osservazione, dobbiamo rimboccarci le maniche e capire come e dove intervenire, che proposte di regolamentazione portare al passo con i tempi, come interferire con dei processi che, se lasciati a sé stessi, in pochi anni capovolgeranno la città.

Non da soli, ovviamente. Bisogna avvalersi delle competenze, della rabbia, della volontà, di singoli e di gruppi, associazioni, comitati. Che il 26 ottobre sia un inizio.

Per questo siamo lieti di invitarvi a questo primo incontro di approfondimento con:

– Giovanni Semi (Sociologo, docente presso l’Università di Torino, autore del libro “Gentrification. Tutte le città come Disneyland?”)

– Emily Clancy ( Coalizione Civica Bologna )

*ospiti in aggiornamento