Decaduta la politica, la narrazione pseudo-civica è diventata una sorta di refrain sotto il quale celare aspirazioni agli incarichi un tempo tipiche della classe politica minuta di provincia.  …E’ una fase che più bassa non si potrebbe immaginare nel ciclo della politica urbana. Una fenomenologia che mi son preso a sintetizzare sotto il termine di Urbistan, volendo significare una realtà dove tutte le città son diventate  indistinte periferie di non si sa più cosa

Fausto Anderlini

Lo abbiamo detto fin dall’inizio, sono Tutti gli Uomini del Presidente. E, come gli indimenticabili Bob Woodward e Carl Bernstein, non ci siamo sbagliati.

La prossima ascensione allo staff del capo dell’esecutivo del consigliere Benedetto Zacchiroli, cui il Presidente del Consiglio “ha chiesto di collaborare con lui a Palazzo Chigi”, dimostra una volta di più, se ce ne fosse bisogno, la perfetta intercambiabilità dei piccoli uomini al comando del grande Uomo Solo.

Dimostra con chiarezza assoluta come la cosiddetta “squadra di Merola” non sia altro in realtà se non la “panchina” di Renzi, sorta di parcheggio decentrato in quello che Anderlini ha chiamato con felice espressione Urbistan, il territorio di quel governo metropolitano che lo stesso Presidente ha provveduto con zelo a svuotare di autonomia, di risorse, di credibilità e di efficacia – accingendosi a riservare lo stesso trattamento alle Regioni, completando il saccheggio della periferia da parte del centro.

Periferia che ora svuota anche delle persone, indifferente al fatto che siano o meno candidati, amministratori in carica, impegnati o meno nei confronti dei cittadini amministrati. Qualunque sia la funzione che tali persone svolgono a nome e per conto del Partito Democratico, sono comunque e sempre a disposizione.

I cittadini, al solito, non hanno importanza.

Chiunque sia chiamato dal Presidente, come se fosse Paolo sulla via di Damasco, folgorato nelle corde più profonde, scrolla la polvere dai calzari e va, nell’imbarazzata obbligata obbedienza del Sindaco, Primo Cittadino di una delle province dell’Urbistan, per quel che vale.

Il sistema di porte girevoli funziona perfettamente in entrambi i sensi: il Presidente-Segretario-Padre-Padrone anche del Partito, ha infatti a disposizione un numero imprecisato e variabile di ruoli, funzioni e poltrone da offrire a quanti svolgono questo particolare e privilegiato lavoro a chiamata, per il quale non è previsto l’uso di voucher.

Già Stefano Bonaccini, in Urbistan oggi Presidente della Regione Emilia-Romagna, da Roma in precedenza era andato e venuto.

Persino un rappresentante della presunta minoranza interna del PD, l’onorevole Andrea De Maria, è stato tra i primi a decollare dall’Urbistan verso la capitale, per diventare Responsabile della formazione politica nella Segreteria nazionale, quasi a sottolineare con ciò il proprio ruolo di “avversario” interno, a dispetto dei voti favorevoli di cui ha omaggiato (per gratitudine?, per disciplina?) la maggioranza del Presidente in casi particolarmente spinosi, come per esempio il jobs act…

Perché non esistono renziani della prim’ora, renziani della seconda, o anti-renziani, in questo PD. Qualunque incarico, al centro o alla periferia, a Roma o in Urbistan, altro non è che una vuota maschera di bronzo…

E, dietro la maschera, sono tutti Uomini del Presidente.

Orbati dei loro dirigenti, costretti all’astensione da candidati imposti dall’ampio ventre romano, i cittadini di Urbistan-Emilia-Romagna-Bologna ormai dovrebbero aver capito bene : sono sempre le stesse persone, non c’è differenza.

A Bologna come a Roma, stessa politica e stesse persone – le stesse che tagliano i servizi sanitari e non rinnovano i contratti di lavoro – le stesse che riformano la Costituzione verso una forma di stato autoritario – le stesse che hanno ridotto le pensioni ad essere, per molti lavoratori, un miraggio – le stesse che hanno classificato la terapia del dolore, cui accede di solito chi davvero si è spezzato la schiena lavorando, e per cui oggi, Primo Maggio, si dovrebbe festeggiare, come prestazione a pagamento…

 

 

 

 

 

 

 

 

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