Non è una novità, anzi, sui social siamo letteralmente inondati da fake news, hate speech, stereotipi e violenza.
Siamo forse un poco meno abituati ad affrontare lo stesso in Consiglio Comunale, ma oggi ci sono state varie eccezioni e mi sento in dovere di commentarle.
- La Lega Nord ha presentato un Odg nelle cui premesse c’era scritto, testualmente: “Valutato che di questi [giovani africani che fanno la questua] almeno una parte sono richiedenti asilo e che sempre richiedenti asilo si sono macchiati di reati più o meno gravi sul nostro territorio sia verso il patrimonio che verso le persone”.
Incommentabile. - Forza Italia ha presentato un Odg in cui chiedeva che a seguito della gravissima affermazione fatta circa lo stupro dal mediatore culturale di Lai-Momo fossero revocati i finanziamenti/appalti tra Comune e cooperativa in questione e verificati i metodi di selezione degli operatori.
Come forse saprete la cooperativa ha già licenziato il mediatore culturale in questione e ha preso le distanze da quanto ha espresso.
Mi chiedo: se quell’affermazione l’avesse fatta un autista di autobus si sarebbe chiesto di revocare i finanziamenti all’azienda di trasporto pubblico o contestata la procedura di selezione degli autisti? Non credo.
L’ennesima strumentalizzazione che mostra il vero obiettivo delle destre: l’accoglienza e i migranti. - Lega Nord e Insieme Bologna sono entrambe intervenute contro Làbas lamentando il disagio che hanno subito i cittadini a cui è stata rimossa (senza costo) la macchina parcheggiata in Piazza del Baraccano a causa dell’assemblea pubblica che si è lì tenuta il 30 Agosto scorso. Nei giorni scorsi hanno pure scritto “Il taxi dal Baraccano al deposito lo paga Labàs? Che una città si pieghi alle prepotenze dei collettivi è semplicemente vergognoso.”
Bastava una semplice ricerca da parte dei miei colleghi consiglieri per scoprire che:
- L’assemblea è stata regolarmente chiesta dal comitato Ex Caserma Masini Bene Comune, che conta più di 1000 iscritti. Altro che prepotenze dei collettivi. Si chiama democrazia ed esercizio di un diritto costituzionalmente protetto: la libertà di riunione.
- Non solo: oltre ad aver annunciato l’assemblea a inizio mese, sono state fatte con largo anticipo rispetto ai tre giorni di preavviso richiesti anche le comunicazioni verso questura e settore mobilità (22 e 25 agosto)
Pertanto se il divieto di parcheggio è stato annunciato dall’amministrazione solamente il 30 Agosto stesso, creando certamente disagio a chi aveva regolarmente parcheggiato in Piazza del Baraccano, di certo quel disagio non è imputabile ai cittadini che avevano chiesto di riunirsi in assemblea, esercitando un loro diritto protetto dall’art. 17 della nostra Costituzione.