Oggi è andato in scena in Consiglio Comunale un brutto “gioco” con in palio il futuro della Fiera.
Il Comune di Bologna, approvando le modifiche allo statuto di Bologna Fiere che fino a un anno fa diceva di voler rigettare, ha deliberatamente deciso di rinunciare alle prerogative di indirizzo e controllo sulla Fiera di Bologna che spetterebbero naturalmente ai soci che più di tutti e nel tempo hanno investito nella società: i soci pubblici. Cioè, per essere chiari, NOI TUTTI. Il patrimonio della Fiera è in gran parte PUBBLICO, tradotto in azioni si tratta del 52%, eppure i soci pubblici rinunciano a far valere congiuntamente il loro peso, peso con il quale avrebbero potuto dare tutela piena al patrimonio (anche immobiliare) BENE COMUNE dei cittadini e delle cittadine di Bologna.
Come Coalizione Civica abbiamo provato ad apportare modifiche e correttivi a questa decisione attraverso tre emendamenti ( 1 – 2 – 3) alla delibera e un ordine del giorno collegato, trovando un muro di gomma, fatto anche di impreparazione della Giunta che ha apportato le ultime modifiche al testo proposto al voto del consiglio (modifiche che non mitigheranno gli effetti negativi di questo cambio di statuto) pochi minuti prima della sua discussione in aula, con gran disprezzo del ruolo del Consiglio Comunale.
Oggi, ad un anno di distanza dall’apertura della “crisi Fiera”https://www.facebook.com/radiocittafujiko/ assistiamo alla definitiva virata del Comune di Bologna e del Sindaco Merola: dal controllo pubblico su un settore strategico per la città, al patrimonio in prevalenza pubblico gestito dai privati.
La resa definitiva agli appetiti di chi ama giocare a gestire i beni comuni, come beni privati (senza il brivido del rischio privato, naturalmente).
Sul ponte (della Giunta Merola) sventola bandiera bianca.
Qui l’intervista a Federico Martelloni: Radio Città del Capo
Qui l’intervista a Federico Martelloni: Radio Città Fujiko