Anche Bologna si unisce all’appello perché le 47 persone a bordo della Sea-Watch 3 siano fatte sbarcare immediatamente.
Come Coalizione Civica Bologna abbiamo chiesto al Consiglio Comunale di fare lo stesso con l’approvazione di un ordine del giorno.
Invitiamo tutti e tutte ad appendere alle finestre e ai balconi uno striscione con la richiesta: FATELI SCENDERE!
L’intervento del Consigliere di Coalizione Civica Federico Martelloni
“Pensando ai 47 migranti salvati dalla morte -13 dei quali, checché ne dica Matteo Salvini – minori, di cui 8 non accompagnati – soccorsi in mare e, adesso, ostaggio dei conflitti tra i governi dei paesi membri dell’UE, a cominciare dal nostro, dovrei avvertire un sentimento di profonda vergogna.
Vergogna di essere un cittadino europeo e, più ancora, vergogna di essere un cittadino italiano, posto che la Sea Watch 3 – come noto – staziona al largo delle coste della Sicilia sud-orientale.
Dovrei vergognarmi, pensando all’ordinanza emessa, stamane, dal comandante della capitaneria di posto di Siracusa, che ha vietato la navigazione a mezzo miglio dalla Sea Watch, per impedire ai parlamentari del partito democratico, che avevano annunciato una staffetta a bordo della nave della ONG tedesca, di svolgere il proprio diritto-dovere di istruttoria e controllo.
E, più ancora, dovrei vergognarmi, pensando ad un ministro degli interni che accusa i tre parlamentari Nicola Fratorianni, Stefania Prestigiacomo e Riccardo Magi, di aver trasgredito alle norme igienico-sanitarie, dicendo che “possono portare a terra di tutto”, perché hanno avuto il coraggio di raggiungere, per primi, la Sea Watch in gommone, esercitando le proprie sacrosante prerogative di parlamentari, mentre invece, per ciò che hanno fatto, vanno semplicemente ringraziati.
Dovrei vergognarmi…e invece, pensando a quel che accade in seno alla società civile di questo paese, di questo continente, ne sono fiero.
Sono, siamo fieri degli oltre 60 magistrati che hanno ricordato come quei porti chiusi siano un crimine e una vergogna, prendendo pubblicamente parola durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Siamo orgogliosi delle famiglie che resistono vicino ai migranti e che, proprio a Bologna, in questo week-end, hanno messo in campo una grande iniziativa per continuare a tessere la preziosa rete di accoglienza diffusa, interrogandosi su tutti gli strumenti che il diritto fornisce per riconoscere accoglienza e diritti.
Siamo fieri delle tante esperienze della solidarietà diffusa, a partire da Mediterranea, delle tanti forme di resistenza contro il dl Salvini, a partire da quella messa in campo dai cittadini e dalle cittadine di Castelnuovo di Porto, che si sono orgogliosamente opposti al trasferimento di migranti accolti ed integrati.
Siamo fieri ed orgogliosi dei balconi della nostra città, Bologna, dove da ieri sventolano striscioni e bandiere con su scritto “fateli scendere”.
Abbiamo appena celebrato il giorno della memoria e abbiamo ascoltato, anche in questo consiglio, a cosa serva l’esercizio della memoria: non un esercizio rituale, ma una lettura critica del passato finalizzata, innanzitutto, a scongiurare un altro sonno della ragione. Ebbene, in un tempo in cui è quanto mai necessario schierarsi e scegliere da che parte stare, noi diciamo che siamo dalla parte dei diritti umani, ribadendolo fuori e dentro le istituzioni.
A questo fine, presentiamo, oggi, un ordine del giorno, come gruppi consiliari di “Coalizione Civica per Bologna” e “Nessuno resti indietro” affinché le istituzioni si uniscano al coro di voci che promana dalla cittadinanza attiva, mandando un messaggio semplice, chiaro e univoco: “fateli scendere” “.