Quartiere
Le nostre candidature nella lista unica del centro sinistra
Marina D'Altri
54 anni, laureata in Lettere moderne, imprenditrice nel mondo della moda. Attivista per un decennio nei movimenti per la difesa della scuola pubblica, tra
le prime firmatarie del Referendum sui finanziamenti alle scuole dell’infanzia paritarie private che si è tenuto nel 2013. Tra i cinque garanti della Lista Tsipras a Bologna nel 2015 e successivamente tra le fondatrici di Coalizione Civica di cui oggi è copresidente. “Fare di Bologna la città meno diseguale d’Europa” è il il nucleo centrale della sua proposta politica, insieme alla transizione ecologica e femminista.
Francesco Gentilini
29 anni, nato e cresciuto nella zona Irnerio-Montagnola. Dottorando in Sociologia del Lavoro con una tesi sulle imprese recuperate italiane e
membro del collettivo di Ricerca Sociale. Come lavoratore precario fin dai 19 anni, ha fatto esperienza dello sfruttamento lavorativo come cameriere, commesso e rider. Femminista, ecosocialista e impegnato per una politica che permetta il più possibile alle persone di governarsi da sole. Si candida per un quartiere dove la cooperazione e la cura siano la risposta all'incuria dello spazio pubblico e dove la sicurezza urbana sia il prodotto della partecipazione e del mutualismo, prima che di misure repressive, e permetta il più possibile alle persone di governarsi da sole.
Andrea Trombini
55 anni, unito civilmente con Elio nel 2017, da aprile scorso gli è stata affidata una adolescente dai servizi sociali. Lavora in banca come consulente agli
investimenti per i clienti. Nel 2015 si laurea con una tesi sperimentale in Pedagogia generale, “Gli anziani richiamati alla società della conoscenza”. È il presidente dell’associazione Orfeonica di Broccaindosso che gestisce lo spazio dell’Arena Orfeonica, offrendo una proposta culturale pensata e realizzata dai cittadini. Crede che le istituzioni possano e debbano facilitare la diffusione del senso di comunità attraverso l’ascolto delle istanze che arrivano dal territorio, guardando al cittadino con fiducia, senza la quale è difficile pretendere che il cittadino abbia fiducia nelle istituzioni.