La presidenza dell’Assemblea dei Soci di Coalizione Civica per Bologna riceve e pubblica un documento a firma di Emily Clancy, Brunella Guida, Barbara Berardi e Giuseppe Scandurra da sottoporre all’attenzione dell’assemblea plenaria che si terrà il giorno 8 gennaio 2018.

Un primo documento era stato sottoposto dal Co-Presidente dell’Associazione all’attenzione del Coordinamento di Coalizone Civica in data 14 dicembre 2017, trovate il testo QUI

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OdG – Assemblea Coalizione Civica 8 Gennaio 2018
Le imminenti elezioni ci impongono di riflettere su che ruolo debba e possa giocare la nostra comunità all’interno dello scenario politico nazionale.
Coalizione Civica, una delle esperienze di neo municipalismo di respiro europeo in Italia, è nata con l’ambizione di costruire una proposta politica di sinistra nuova, diversa e alternativa al governo
di Bologna, sulla base di una innovativa collaborazione fra realtà diverse. L’idea che ci muove tuttora è quella di una soggettività inedita e in movimento che non sia la sommatoria di diverse individualità, ma l’incontro e la sintesi di percorsi e biografie diverse per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Una politica radicalmente schierata a sinistra, ma che sappia unire e rappresentare il 99% senza distinzioni di provenienza geografica, razza, identità di genere, orientamento sessuale, abilità, età.
Una politica vicina alle battaglie di tutte e di tutti, riuscendo ad essere trasversale nella traduzione dei bisogni in diritti riconosciuti e condivisi.
Una politica in cui ognuno si spogli della propria casacca identitaria per poter mettere le proprie competenze e sensibilità a servizio della comunità, costruendo un nuovo linguaggio e una nuova visione.
Questa è la nostra cifra stilistica, talvolta una debolezza, ma senza dubbio la nostra più grande forza. Le stesse caratteristiche che contraddistinguono la nostra genesi sono per certo le ragioni per cui
una gran parte della nostra comunità si era riconosciuta con speranza e forte interesse nella proposta nazionale di “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’eguaglianza”, e che ha spinto molte e molti di noi a partecipare attivamente alla sua costituzione e alla sua declinazione territoriale. Tuttavia, come sappiamo oggi, dopo l’esperienza autunnale delle oltre 100 piazze per il programma, alla metà di Novembre il percorso avviato al Brancaccio non ha retto il peso dell’urgenza. Quella stessa urgenza ci dissuade dall’indagare, in questa sede, le responsabilità del suo arresto, e ci porta a dover decidere che posizione tenere rispetto ai soggetti a sinistra che si presenteranno alle prossime elezioni, in particolare Liberi e Uguali e Potere al Popolo, entrambi soggetti che hanno partecipato attivamente alle assemblee di Un’alleanza popolare per la democrazia e l’eguaglianza e sicuramente i più vicini ad essa nel panorama dell’attuale offerta politica.
L’eterogeneità della nostra Coalizione si riflette ancora di più in momenti come questo, come è emerso nell’assemblea degli iscritti del 26 Novembre scorso in cui le posizioni su che profilo tenere
in relazione a questi soggetti variavano dalla convinta adesione al progetto di Liberi e Uguali rivendicando il protagonismo attivo di Coalizione ed esprimendo delle proprie candidature, fino
alla massima distanza nei confronti dello stesso progetto e della sua composizione poco innovativa.
La sintesi di queste posizioni agli antipodi non è semplice, tuttavia è nostro dovere perseguirla.
Questo sforzo risulta imprescindibile per la realtà che ambiamo ad essere, soprattutto in questo momento storico caratterizzato dalla crisi dei modelli di rappresentanza tradizionali e dei corpi
intermedi, in cui una comunità, quandanche ancora in crescita e talvolta fragile come la nostra, è una grandissima ricchezza da preservare e nutrire quotidianamente.
In questo momento storico abbiamo bisogno di gruppi e di movimenti costruiti insieme con solidarietà, non di protagonismi individuali. Non è più il momento in cui un leader carismatico, un
buon candidato o una buona candidata possa cambiare le sorti di un gruppo, ma quello in cui un gruppo dal basso lavora insieme, produce insieme un programma, milita insieme e cambia le
regole del gioco.
Questo abbiamo tentato di fare in Coalizione Civica, e i risultati ci sono stati: nelle pratiche, nel programma, nella composizione della lista.
Forse allora è necessario mantenere la memoria di quello che ci ha resi differenti e ci ha portato ad essere una comunità e non un cartello elettorale: non è più il tempo delle individualità, ma è il
tempo della collettività, non è più il tempo in cui “contrattare” a tavolino dei candidati nella sinistra che c’è già, ma quello di costruire insieme fin dalle regole e dai programmi la sinistra che non c’è
ancora. In questo senso e nel rispetto delle scelte individuali di tutte le iscritte e gli iscritti la nostra comunità in quanto tale oggi sceglie di non partecipare direttamente a Liberi e Uguali ma di
camminare al suo fianco, pronta a dare il nostro contributo fin da ora per la formazione della sinistra del XXI secolo di tutte e di tutti. Una sinistra che parta dalle esigenze dei territori e sia
caratterizzata da innovazione e partecipazione nei metodi, dalla scrittura del programma fino alla composizione delle liste, consapevoli che la costruzione del quarto polo è più importante di una
scadenza elettorale e dipende da tutte e tutti noi.

Emily Clancy
Brunella Guida
Barbara Berardi
Giuseppe Scandurra

 

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