C’è un tema che proprio non capisco. C’è una differenza fra comunicazione e informazione. Questa differenza è certificata dal fatto che la comunicazione è uno staff – peraltro mastodontico e strapagato – scelto dal sindaco e che copre il sindaco.
L’informazione, la copertura dell’Agenzia di stampa DIRE, lo streaming da parte di Radio Città del Capo e Lepida SpA, sono servizi di informazione appunto che coprono tutte le attività del Consiglio, comprese le commissioni consiliari e le attività delle opposizioni.
Per cui come qualche mese fa mi sono opposta alla volontà di tagliare il budget per il servizio Dire – insieme a tutti i miei colleghi dell’opposizione – (paradossale se si pensa a quanto invece viene speso per la comunicazione del solo sindaco), oggi devo esprimere nuovamente piena solidarietà ai giornalisti della Dire che non fanno altro che svolgere il loro lavoro. Devo manifestare anche totale contrarietà all’affermazione del Sindaco Merola che sottolinea il rapporto economico che c’è con l’agenzia. Rapporto che – sia chiaro – non è fra la sua persona e la Dire ma fra la Dire e i cittadini di Bologna che meritano di essere informati di ciò che succede in Consiglio Comunale tramite una copertura giornalistica libera e non dipendente.
Rapporto che è anche già stato sufficientemente messo in discussione tramite la scelta fatta già nel mandato scorso di porre funzionalmente sotto il capo ufficio stampa, organo di nomina politica, tutto il settore comunicazione, che dovrebbe invece limitarsi alla comunicazione istituzionale per quanto possibile “neutra” e non sfociare in quella politica.
Ricordiamoci queste importanti differenze, in un momento storico in cui la libertà d’informazione e di stampa sono sempre più spesso messe sotto attacco.
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