C’è una doverosa premessa ad ogni ragionamento sulle lavoratrici e sui lavoratori del sesso: in questo campo, non ci sentiamo detentori di alcuna “verità sulla prostituzione” e, per vero, ci interroghiamo sulla legittimità stessa di una unica verità.
La prostituzione, così come la tratta, è un tema delicato, e pur riconoscendoci in posizioni diametralmente opposte ai modelli abolizionista e proibizionista, rispettiamo – com’è ovvio – anche posizioni diverse dalla nostra.
Proprio per questo motivo, riteniamo che l’organizzazione di un evento dal titolo “Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione.”, teso a illustrare il libro “Paid for” di Rachel Moran, un testo che si oppone a ogni forma di regolamentazione o legalizzazione della prostituzione, senza che sia prevista alcuna forma di contraddittorio, con l’attivo e visibile coinvolgimento del Comune e della Regione, sia un episodio di gravità inaudita.
Ancor più grave e inquietante si profila, poi, lo stretto legame dell’associazione di cui l’autrice è presidentessa, Space International, che promuove attivamente il libro al centro dell’iniziativa, con l’organizzazione non governativa irlandese Ruhama, nei cui organi direttivi compaiono membri di alcune congregazioni religiose responsabili della gestione degli istituti femminili noti come Magdalene Laundries, chiusi definitivamente nel 1996 e al centro di numerose inchieste per gli abusi perpetrati ai danni delle donne ivi recluse.
Non basterà, ma intanto è indispensabile che le istituzioni, a partire dal comune, ritirino immediatamente ogni forma di coinvolgimento nella iniziativa.
Ci capita, ancora una volta, di condividere la posizione dell’assessora Susanna Zaccaria, le cui sensibilità, sulle politiche di genere, abbiamo apprezzato dal primo giorno di questo mandato.
Oggi, peraltro, la posizione che esprime è in tutto coincidente con il contenuto di un Odg di Coalizione Civica Bologna, il cui testo, questa mattina, abbiamo anticipato a tutti i gruppi consiliari, così da poterlo approvare nel consiglio di lunedì.
Emily Clancy
Federico Martelloni