LEGGI LA BOZZA DELLO STATUTO PER INTERO
COMMENTA - PARTE PRIMA: PRINCIPI E SCOPI
COMMENTA - ASSEMBLEA DEI SOCI E LA PRESIDENZA DELL'ASSEMBLEA
COMMENTA - GRUPPI DI LAVORO
COMMENTA - COORDINAMENTO E PRESIDENZA DELL'ASSOCIAZIONE
COMMENTA - SOCI, INFORMAZIONE E FINANZIAMENTO
COMMENTA - NORME TRANSITORIE
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Parte prima | Principi e scopi
Art. 1 | Principi
1.1. L’Associazione Coalizione Civica per Bologna (d’ora in avanti denominata Associazione) è una comunità di cittadine e cittadini che si riconosce nei principi e nei valori della Costituzione della Repubblica italiana e dell’antifascimo e che intende elaborare e praticare progetti politici per il governo della città e dell’area metropolitana di Bologna, in stretta connessione con il contesto nazionale, europeo e internazionale.
1.2 Per il perseguimento di questo fine, la comunità si riconosce intorno alla necessità di individuare nuove forme di partecipazione politica. Per questo assume come fondanti i concetti di coalizione, espressione di unità di azione fondata sulle differenze, e di civico, che sta a indicare la centralità dei cittadini nell’azione politica e amministrativa.
1.3 La valorizzazione delle differenze è il fondamento di pratiche politiche inclusive che non ignorano i conflitti ma si pongono l’obiettivo di tradurli in fattori di trasformazione sociale.
1.4 La ricerca di nuove forme di governo muove da una critica radicale all’involuzione del sistema politico e amministrativo della città e dell’area metropolitana.
1.5 Tale ricerca si fonda inoltre sull’osservazione che, ad ogni livello istituzionale, i processi decisionali hanno subito e continuano a subire profonde alterazioni dettate da meccanismi di centralizzazione e di espropriazione in favore di poteri non legittimati democraticamente. L’azione dell’Associazione si propone di contrastare tali processi in particolare a livello locale, promuovendo azioni e pratiche che restituiscano potere decisionale ai cittadini e alle loro forme associative.
1.6 I processi di espropriazione della sovranità popolare derivano anche dalla pervasività della cultura liberista, che travalica la sfera economica e invade tutte le articolazioni della vita sociale introducendo in modo artificiale meccanismi tipici del mercato. L’Associazione si propone di attivare e sostenere azioni che, privilegiando l’iniziativa dal basso, le attività auto-organizzate e l’approccio mutualistico, contribuiscano – attraverso la pratica – a diffondere e a dimostrare la praticabilità e l’incisività di culture alternative.
1.7 L’Associazione promuove e sostiene le forme di autonomia e autogoverno ritenendole strumenti essenziali per la costruzione e l’esercizio della cittadinanza e si riconosce in una concezione della politica come strumento di auto-educazione e come luogo di elaborazione collettiva egualitaria e anti-autoritaria. I suoi metodi di azione sono ispirati all’ascolto, al confronto, alla condivisione e alla gestione partecipata.
1.8 L’Associazione si richiama ai valori fondanti della sinistra e intende reinterpretarli in chiave contemporanea senza schemi ideologici. In particolare, ritiene attuale e cruciale l’impegno per il superamento delle disuguaglianze sociali.
1.9 L’Associazione combatte le marginalità sociali e le situazioni di povertà, di solitudine, le discriminazioni e tutte le forme di ingiustizia, violenza, intolleranza, censura.
1.10 L’Associazione opera per la parità di genere e per il pieno riconoscimento sociale di tutte le identità sessuali.
1.11 L’Associazione valorizza le esperienze dei cittadini migranti e opera in favore di politiche di accoglienza e inclusione fondate sul loro coinvolgimento.
1.12 L’Associazione si impegna contro le pratiche di sfruttamento dell’ecosistema e delle risorse naturali ed opera per favorire azioni dirette alla sostenibilità ambientale.
1.13 L’Associazione assume la trasparenza dei propri organi, delle forme di finanziamento e dell’azione dei propri eletti come condizione principale per un’effettiva partecipazione.
Art. 2 | Struttura
In coerenza con i principi enunciati, l’Associazione si dota di una struttura organizzativa di matrice federalista ispirata alla distribuzione delle responsabilità e alla libera e autonoma iniziativa degli associati.
Art. 3 | Scopi
L’Associazione:
- promuove la partecipazione alla vita politica e sociale della città e dell’area metropoltana
- organizza inchieste per lo studio del territorio e delle trasformazioni sociali
- organizza iniziative pubbliche su temi di rilevanza locale, nazionale e internazionale
- promuove campagne su temi e obiettivi specifici
- organizza pratiche di mutualismo
- promuove pratiche di economia solidale e sostenibile
- promuove luoghi per lo svolgimento di attività sociali, culturali e politiche
- organizza iniziative di formazione politica
- promuove strumenti di informazione e comunicazione
- partecipa a reti locali, nazionali e internazionali
- elabora programmi per il governo della città e dell’area metropoltana
- partecipa alle elezioni amministrative
- partecipa, attraverso i propri eletti, all’attività amministrativa.
Art. 4 | Partecipazione
4.1 L’Associazione promuove la partecipazione dei cittadini valorizzando le competenze e gli interessi di ciascuno e stimolando il loro apporto creativo, autonomo e responsabile.
4.2. Per favorire la partecipazione, l’Associazione organizza la propria attività e il funzionamento dei propri organi in modo da:
- conciliare l’attività dei soci con i loro tempi di vita e di lavoro
- mettere tutti i soci in condizione di intervenire nelle discussioni
- creare un clima favorevole al dibattito e all’elaborazione di scelte condivise.
4.3. Non esiste partecipazione se essa non prevede pieno accesso ai processi decisionali. Tale principio guida l’attività dell’Associazione, sia nella sua vita interna, sia nell’elaborazione di proposte per la gestione politica e amministrativa della città e dell’area metropolitana.
4.4 Nell’attività dell’Associazione viene privilegiato il metodo del consenso, ovvero un processo che stimoli l’adozione di decisioni senza ricorrere a procedure di voto, individuando i punti di convergenza ed accantonando o modificando i punti sui quali prevalgono le divergenze. Tale metodo comporta tempi adeguati e adeguate metodologie di conduzione delle discussioni.
Art. 5 | Conoscenza
L’Associazione promuove azioni di conoscenza del territorio e delle sue trasformazioni sociali, nella convinzione che tali azioni siano un antidoto nei confronti della deriva autoreferenziale delle forme politiche tradizionali e rappresentino un presupposto essenziale per la diffusione della partecipazione. A tale scopo, l’Associazione promuove forme di inchiesta sociale, strumento conoscitivo e strumento politico al tempo stesso, in quanto considera le persone coinvolte non solo come oggetti di studio, ma soprattutto come attori sociali che vengono messi in condizione di tradurre i propri bisogni in azione politica.
Non ho altro da aggiungere.Apprezzo particolarmente il punto 1.6 perché esplicita chiaramente l’ideologia dominante contro la quale
l’Associazione intende opporsi con una ideologia che ha come fondamento i valori umani, di solidarietà, di associazionismo, promuovendo impegni atti a realizzare comunione tra le persone, mutuoaiuto e partecipazione.Esprimo tutta la mia condivisione.
Una unica aggiunta: al punto 1.8 aggiungerei come ispirazione quella della nonviolenza. Come è ben noto, la sinistra non è stata e non è necessariamente nonviolenta: ma proprio per questo è importante dare un segnale in presenza di una deriva autoritaria che ha nella violenza – variamente declinata, e quindi non solo nella violenza del mercato – uno dei suoi tratti più perniciosi. La nonviolenza, inoltre, non significa affatto rassegnazione o mancanza di conflitto: significa soltanto escludere dal conflitto la prospettiva della distruzione dell’altro, senza rinunciare al supremo diritto all’autodifesa. Il fatto che sia uscita dagli orizzonti della sinistra come principio e come strumento di lotta e di composizione dei conflitti è un portato della nostra storia recente, a mio giudizio negativo, e andrebbe ripresa ed estesa nelle sue pratiche positive. Cosa che in realtà fa, senza menzionarla, nell’intero Statuto della Coalizione. Grazie del vostro prezioso lavoro.
art 1.1 madera maderasel@katamail.com
Costituzione della Repubblica italiana, dell’antifascimo e della laicità delle Istituzioni e che intende elaborare
che sia Laica e che protegga la laicità delle istituzioni e delle strutture pubbliche, ecco, io ce lo metterei.
suggerimento recepito
Mi permetto di sottoporvi alcune note critiche costruttive di cui a mio avviso dovreste tenere conto.
Art. 4 | Partecipazione
4.4 Nell’attività dell’Associazione viene privilegiato il metodo del consenso, ovvero un processo che stimoli l’adozione di decisioni senza ricorrere a procedure di voto, individuando i punti di convergenza ed accantonando o modificando i punti sui quali prevalgono le divergenze. Tale metodo comporta tempi adeguati e adeguate metodologie di conduzione delle discussioni.
Art. 4 ,4.4
Il metodo del consenso, in quanto “ metodo” è per sua natura ambiguo e confina con la pratica illiberale dell’unanimismo ..La ricerca del consenso è spesso solo una tecnica di manipolazione finalizzata ad un risultato prefissato o auspicato da chi detiene le leve decisionali .
Il rischio che corre l’ associazione è quello di non garantire l’espressione effettiva della volontà dei soci , generando ulteriore frustrazione e sopprimendo una discussione realmente libera e priva di censure o autocensure. Meglio sarebbe dare la possibilità ai soci di proporre in assemblea i quesiti su cui votare o non votare stabilendo una percentuale di votanti a favore.
Art. 5 | Conoscenza
L’Associazione promuove azioni di conoscenza del territorio e delle sue trasformazioni sociali, nella convinzione che tali azioni siano un antidoto nei confronti della deriva autoreferenziale delle forme politiche tradizionali e rappresentino un presupposto essenziale per la diffusione della partecipazione. A tale scopo, l’Associazione promuove forme di inchiesta sociale, strumento conoscitivo e strumento politico al tempo stesso, in quanto considera le persone coinvolte non solo come oggetti di studio, ma soprattutto come attori sociali che vengono messi in condizione di tradurre i propri bisogni in azione politica.
Anche su questo punto è necessario riflettere.
Non si possono promuovere “ azioni di conoscenza” .La conoscenza non è un’azione ma un processo complesso di elaborazione di dati empirici , esperienziali in grado di “ interagire “ con strutture concettuali e ideative in grado di evolversi .
L’attuale situazione economica e politica ci impone una rottura con forme di conoscenza essenzialmente di tipo “ giustificativo” delle proprie convinzioni .
L’associazione dovrebbe promuovere nuove prospettive conoscitive della realtà urbana, connesse al sistema- mondo contemporaneo, e azioni politiche concrete a sostegno dei soggetti e delle realtà che l’analisi individua come importanti per le finalità dell’associazione.
Nel privilegiare l”inchiesta sociale o la divulgazione di conoscenze settoriali o specialistiche si corre il rischio di alimentare una propria autoreferenzialità intellettualistica da contrapporre ideologicamente alla “deriva autoreferenziale delle forme politiche tradizionali “.
Inoltre non esiste più una “ politica tradizionale”.
Del partito liquido tutto tutto si può dire meno che sia un partito “tradizionale”.
Art. 12 | Gruppi tematici e territoriali
Art. 12 ,12.2, 12.3
La considerazione fatta per L’articolo 4 , 4.4 vale anche per il punto 12.2,12.3.
Ad un eccesso di burocratizzazione dell’associazione si sommerebbe la propensione per il vecchio metodo della ricerca dell’unanimismo ;
Continuo il ragionamento di cui sopra : ad un eccesso di burocratizzazione dell’associazione si sommerebbe la propensione per il vecchio metodo illiberale della ricerca dell’unanimismo . Con ciò l’associazione rischia di privarsi degli apporti che l’originalità e la libertà di ciascuno può offrire a tutti . L’unico modo per garantire fluidità , originalità , e ricchezza di apporti è quello di favorire l’ingresso di nuovi oggetti tematici , per esempio mettendo ai voti in assemblea le eventuali proposte avanzate dai singoli soci di costituire nuovi gruppi tematici . Senza gerarchizzare i temi , senza precostituirli secondo logiche farraginose e restrittive, offrendo ai così ai soci e ai cittadini una vera possibilità di attivare nuovi percorsi di conoscenza e di azione politica.