“E’ stata la promessa che abbiamo fatto durante la campagna elettorale – dichiarano Brunella Guida e Marco Trotta, rispettivamente consiglieri dei quartieri Navile e San Donato – San Vitale – che in questi giorni stiamo mantenendo a partire dalle nostre dichiarazioni di intenti nei primi consigli che si stanno tenendo questa settimana”.
“Un tema che sentiamo urgente come i cittadini e le cittadine che stiamo incontrando – continuano ancora i consiglieri – e che esprimono fondate preoccupazioni per un progetto che in tutti questi anni ha visto le istituzioni locali andare avanti ponendo la cittadinanza di fronte a scelte di fatto già prese e non discutibili”.
“In questi giorni abbiamo letto documenti della maggioranza al quartiere San Donato – San Vitale auspicare un passante che ‘deve risolvere problemi e non crearne ulteriori’. Aspetteremo di vedere il progetto di Autostrade SPA che la città metropolitana ha promesso di rendere pubblico per la metà del mese. Vedremo chi farà parte dei comitato dei saggi e dell’organo di garanzia. Ma già ora ci sembra di poter dire che è un’idea sbagliata di partecipazione quella che considera un percorso di soli quattro mesi con in mezzo agosto e senza avere i dati dell’inquinamento atmosferico certificato da apposite centraline fisse installate lungo tutto il nuovo tracciato”
“Per noi – concludono i consiglieri – l’alternativa non è spostare il problema sulla testa di altri cittadini con un passante più a nord o più a sud. Per noi l’alternativa è costruire una moderna rete di trasporto pubblico che abbia al centro il Servizio Ferroviario Metropolitano da completare anche nella linea di cintura con la realizzazione di linee passanti, cadenzate e integrate con le linee bus. Questa sarebbe la vera banalizzazione! La banalizzazione degli spostamenti su auto privata grazie alla possibilità di avere un alternativa più efficiente ed economica come succede in tutte le altre città europee equivalenti a Bologna. In questi mesi abbiamo sentito dire che non si può fermare un progetto che si aspetta da venti anni. Ma se è vero per il Passante questo è ancora più vero per l’SFM esattamente come per la fascia boscata di contenimento che in tutti questi anni non è mai stata realizzata lungo l’attuale tangenziale. Con la differenza che con le nuove tecnologie e i flussi di traffico che qualche studio prevede in calo oggi non ci sono più giustificazioni per fare scelte sbagliate. Il futuro di Bologna che va individuato nella mobilità sostenibile non può più attendere”