Durante l’odierno Question Time il nostro capogruppo in Consiglio Comunale Detjon Begaj è intervenuto con un’interpellanza richiedente una valutazione politica in merito alla norma del “decreto PNRR2”, inserita attraverso un emendamento presentato dal Senatore di Forza Italia Nazario Pagano, che elimina la responsabilità del committente se la ditta fornitrice non paga i dipendenti nel settore della logistica integrata e come si intende affrontarla all’interno del percorso della Carta Metropolitana per la Logistica Etica, dato che sembrerebbe andare in contrasto con i principi sottoscritti dal Comune di Bologna e da tutte le parti.
Di seguito è possibile leggere il testo completo dell’interpellanza e la risposta scritta ricevuta dal Sindaco.
Ancora sotto invece il video dell’intervento.
Il testo dell’interpellanza del consigliere Begaj:
“Abbiamo appreso dalle agenzie di stampa che attraverso un emendamento presentato dal Senatore di Forza Italia Nazario Pagano è stata inserita una norma nel “decreto PNRR 2” che elimina la responsabilità del committente se la ditta fornitrice non paga i dipendenti nel settore della logistica integrata, cosa che limiterebbe fortemente la possibilità dei lavoratori di ottenere quanto spetta loro di diritto e in tempi certi.
Io ricordo che nella Carta metropolitana per la logistica etica le parti datoriali si impegnano “a promuovere presso le proprie imprese associate una filiera corta negli appalti e nei subappalti, al fine di assicurare un buon grado di trasparenza nel monitoraggio delle attività lavorative e rendere evidente la catena delle responsabilità a tutela sia della buona impresa sia dei lavoratori”;
La mia interpellanza è rivolta a capire questo:
una valutazione politica in merito a questa norma del “decreto pnrr2” e come si intende affrontarla all’interno della del percorso della Carta Metropolitana per la Logistica Etica, dato che sembrerebbe andare in contrasto con i principi sottoscritti dal Comune di Bologna e da tutte le parti.
Io vorrei fare un esempio molto semplice e concreto. Io lavoro per una cooperativa in un magazzino in subappalto, la cooperativa non mi paga, io non posso chiedere soldi ad Amazon, DHL, Bartolini o qualunque altra multinazionale committente. Una cosa di una gravità inaudita che sembra inserirsi in un clima molto preoccupante sul settore della logistica. Quando ho formulato l’interpellanza non era ancora nota l’indagine della Procura di Piacenza contro i sindacati USB e Si Cobas.
Io ho letto le analisi della stampa su questa inchiesta che riportavano gli atti della Procura e francamente li ho trovati sconcertanti. Posto che le singole condotte saranno valutate e non spetta a me farlo, però abbiamo letto che gli scioperi erano “diretti ad aumentare il conflitto e accrescere il peso sindacale dei delegati all’interno delle aziende”. Ma stiamo scherzando? Ma i sindacati certo che operano per fare tessere, aumentare il peso contrattuale e strappare accordi migliorativi del CCNNL nazionale. E per fortuna che si riescono a fare quelli che sono definiti contratti di secondo livello! Qua si è ribaltata la narrazione: le povere cooperative, i poveri committenti e le povere multinazionali presi in ostaggio da facchini albanesi, bengalesi, tunisini, marocchini, del sud italia, che sono la maggioranza dei soggetti che lavorano in quei magazzini.
Vedremo gli sviluppi ma colgo l’occasione per esprimere la solidarietà a coloro che stanno subendo quello che ritengo un attacco alla libertà sindacale.”
Qui è possibile leggere la risposta scritta del Sindaco all’interpellanza.
Sotto il video dell’intervento in Question Time.