COMUNICATO STAMPA
Più di settecento detenuti, in crescita, in un carcere che non dovrebbe contenerne nemmeno 500. Chi sta ai piani superiori non ha l’acqua corrente, chi invece può beneficiarne raffresca le bottiglie nei lavandini, con enorme spreco, perché alla notte i frigo non sono disponibili. Croniche carenze di funzionari giuridico pedagogici e in generale di personale sanitario, educativo e di mediazione culturale, tali da rendere insostenibile la presenza di chi, oltre alla pena carceraria, sconta una dipendenza da stupefacenti.
Da tempo denunciamo le condizioni disumane dei carcerati della “Dozza” e sosteniamo l’idea che il carcere non sia avulso dalla città ma, invece, considerato un vero e proprio quartiere. Questa definizione comporta la responsabilità dell’amministrazione comunale nel praticare, sugli organi competenti, un’azione di persuasione forte e costante, e una presa in carico diretta di progetti di pubblica utilità per dare la possibilità ai detenuti di lavorare e uscire dal carcere. L’implementazione di progetti lavorativi, ricreativi e formativi, come testimoniato in maniera ormai inequivocabile dalla letteratura specializzata, riduce enormemente la recidiva.
Altrimenti, come succede allo stato attuale, il carcere diventa una fabbrica di delinquenza, mancando al dettame costituzionale della rieducazione.
Abbiamo sempre sostenuto che la prevenzione sia l’arma decisiva e che, potenziando l’accoglienza, si tolga la possibilità alle organizzazioni criminali di poter reclutare manodopera sfruttando la disperazione delle persone, in particolare quelle appena arrivate e che costituiscono circa un terzo della popolazione carceraria.
Occorre inoltre istituire un ICAM (Istituto a Custodia Attenuata per Madri detenute), dal momento che non ne esiste neanche uno in regione, per permettere alle madri con bambini e bambine di scontare la pena in un luogo adatto.
La visita al carcere del sindaco Lepore è un ottimo viatico. Ora attendiamo che vengano recepite le proposte di Coalizione Civica sugli impegni da prendere rispetto al carcere, avanzate durante la discussione sulle linee di mandato.
Associazione Coalizione Civica per Bologna
24 maggio 2022
Immagine (c) Matthew Ansley – unsplash.com