Gli spazi offerti in città dalla Fondazione Innovazione Urbana e lo spazio di via Fioravanti 12 in Navile
C’era una volta un’Amministrazione comunale che aveva cinque briciole.
Per la prima briciolona, si presentò un solo grosso piccione, ma gli fu detto che, per mangiare, doveva attendere che il fornaio rimpastasse la pagnotta, che poi costava 300mila euro.
Per la seconda briciola si presentarono 10 piccioni, 6 volarono via perché scacciati e ne rimasero 4, già stretti stretti per quella briciolina.
Per la terza briciola si presentarono in una trentina, e ancora non si sa come se la divideranno, chi volerà via perché scacciato, quanti rimarranno ad inumidirsi le ali nelle umide cantine.
Per la quarta non so.
So però che per la quinta, ci sono una diecina di piccioni un po’ arrabbiati
Le briciole, distribuite con punteggi dalla commissione composta da Osvaldo Panaro (Pres.), Giorgia Boldrini (esperta), Giovanni Ginocchini (esperto esterno Fondazione Innovazione Urbana), sono:
la prima, via Corticella 129 (ex centrale del latte), per gli attivisti di Crash, e c’è bisogno di almeno 300mila euro per i lavori. Spetta loro una bella collettona?
La seconda, via Curiel 15/2 (43 metri quadri !), le cordate a. Ass. Ciclavia, b. Ass. La piazza degli indipendenti, Margot Production, c. No Tag Porto Saragozza, Lions Club Bologna, Ass. Cult. Casetta Rossa, che han perso; mentre i vincitori sono stati: Associazione Equi-libristi, Teatro della Rabbia, Hi!Storia, Associazione Montessori.
La terza, Via Pietralata 58/60, porzione di immobile all’interno della sede del Quartiere Porto-Saragozza.
La quarta, Via Francesco Fantoni 21, superficie 1504,43 metri quadrati.
La quinta, Via Fioravanti 12, superficie 228,43 metri quadrati, solo in parte agibili: ci son bagni irraggiungibili, scalinate e inaccessibilità per anziani, bambini e disabili, spese da sostenere che si preannunciano alte.
Al momento del primo incontro del 12 febbraio 2019, le associazioni e i
gruppi informali presenti hanno rifiutato la logica delle cordate e delle esclusioni e hanno proposto un unico progetto: Associazione culturale Città Aperta, Associazione culturale La Barberia, Assemblea Casa della Salute del Navile, Concibò, Sopra i ponti, Sportello Sociale della Bolognina, 20 Pietre, XM24, A Casa di Amarte, Ente Nazionale Sordi, Xenia, Golem’s song, Equi-libristi. Poi alcune associazioni hanno scelto, legittimamente, altre strade.
E, ora, ci sono alcuni piccioni che proprio non se la sentono di credere che una briciola – ch’eppur fortissimamente vogliono – sia un pasto abbondante; né che la mano amministrativa che tanto liberalmente la dona, stia facendo innovazione urbana e partecipazione dal basso.
E speriamo, perlomeno, che non capendo loro cosa mai chieda Bancarotta S.r.l. (buon senso, solo buon senso!), non si credano Zangheri.
Lorenzo Grilli
N.B.: domenica 7 aprile in Piazza dell’Unità dalle 15.30 Assemblea pubblica Bancarotta in Bolognina!
N.B. 2: dati imperfettamente ricavati e personalmente interpretati da
http://www.fondazioneinnovazioneurbana.it/attivita-urban-center-bologna/45-uncategorised/1892-laboratorio-spazi-pubblicato-l-avvisopubblicoper-
l-assegnazione-di-cinque-immobili
http://www.comune.bologna.it/concorsigare/bandi/135:8024/43653
http://www.comune.bologna.it/concorsigare/bandi/135:8520/44286