Comincia l’iter decisionale che porterà alla scelta finale entro febbraio 2017. Il Data center si farebbe al Tecnopolo.
Bologna, infatti, con il suo Tecnopolo, è la città italiana candidata per diventare sede del supercomputer del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF). ECMWF è una organizzazione intergovernativa sostenuta da 34 stati, attualmente si trova a Reading (GB), e impiega circa 300 dipendenti fra ricercatori e tecnici provenienti da 30 diversi paesi. Questo centro di eccellenza mondiale, nato nel 1975, leader per qualità dei prodotti meteorologici, ogni giorno fornisce ai servizi meteorologici europei e mondiali, i campi meteorologici previsti necessari per le previsioni del tempo e per l’inizializzazione di altre catene modellsitiche del settore ambientale.
In forte espansione negli ultimi anni, per l’aumento di servizi e personale, anche in relazione al suo ingresso come struttura portante di Copernicus (European system for monitoring the Earth), ECMWF ha la necessità di trovare una nuova sede in grado di ospitare il futuro sistema di supercalcolo, ancora più grande di quello attuale. La nuova sede dovrà garantire una sostenibilità d’esercizio almeno per i prossimi 20-30 anni. Si assume inoltre (come dichiarato nei documenti ufficiali) che in futuro anche gli uffici con il personale potrebbero venire spostati nello stesso sito.
La candidatura di Bologna è stata ufficializzata nel Consiglio dei Ministri (del 09/09/2016), individuando il capoluogo emiliano come sede privilegiata rispetto alle altre candidature italiane. La proposta è stata avanzata e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di importanti istituzioni italiane e agenzie coinvolte nelle previsioni meteorologiche, nelle simulazioni e previsioni climatiche, nel monitoraggio e nella salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile (fra le atre DPC, MIUR (Università), CNR, CMCC, ISPRA,ARPAE, CINECA)
Il progetto prevede la realizzazione di un data center, una sede moderna ed efficiente dal punto di vista energetico, in grado di ospitare il prossimo supercomputer dell’ECMWF, con infrastrutture logistiche di alto livello, in un ambiente scientifico innovativo e che dovrà rapportarsi con la comunità di ricerca locale.
L’organo politico e d’indirizzo di ECMWF (il Council, composto dai rappresentanti dei 20 paesi membri a pieno titolo e con potere di voto) dovrà scegliere fra le candidature pervenute. Lo farà entro il prossimo mese di febbraio quando il processo di selezione terminerà con una riunione straordinaria del Council dove l’Italia è rappresentata da un delegato del MIUR e dal capo del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare.
Nelle proposta italiana il nuovo data center verrebbe situato presso il Tecnopolo di Bologna all’ex manifattura Tabacchi, una vasta area di proprietà della Regione Emilia-Romagna, già destinata ad ospitare organizzazioni operative e di ricerca in questo settore (fra le quali ARPAE , incluso il Servizio MeteoIdroClima regionale, e l’Agenzia Protezione Civile Regionale). L´area che verrebbe assegnata al centro dati dell’ECMWF è di 9 mila metri quadri, compresa la zona per le attrezzature computerizzate ad alta performance al piano terra e per gli uffici. Una disponibilità di spazi che potrà essere ulteriormente ampliata, con altri 6 mila metri quadri e con la possibilità di ospitare altre attività di ricerca correlate.
Con questa proposta l’Italia si impegna a colmare un gap accumulato in anni di scarsi investimenti nel settore. Ricordiamo infatti che, caso quasi unico nel panorama mondiale, per esempio non abbiamo ancora un servizio meteorologico nazionale civile con tutte le conseguenze che ne derivano per il mancato progresso della ricerca e effetti negativi sulla società. L’arrivo, anche solo del centro di calcolo e del suo indotto, sarebbe di stimolo per nuone sinergie e un rilancio di questo settore molto strategico, soprattutto per l’Italia, che come sappiamo è particolarmente esposta ad eventi meteorologici intensi e agli effetti del cambiamento climatico.
Per la città di Bologna poi sarebbe una vera opportunità per rilanciare la sua immagine come una delle capitali europee della ricerca. Oggi qui ci sono anche ottime opportunità di sinergie tecnico-scientifiche: Bologna ospita il 70% della capacità di supercalcolo nazionale, grazie alla presenza di Cineca e Infn, e il territorio regionale ospita inoltre una delle più importanti comunità europee sul tema di big data, con oltre 1700 ricercatori coinvolti.. Su un tema poi così importante come la meteorologia il clima e i suoi cambiamenti, anche l´Università bolognese potrà ritornare protagonista visto che vanta una lunga tradizione di ricerca su questi argomenti. Inoltre Bologna è una fra le poche città italiane che si è dotata di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici tramite il progetto BlueAP ed è candidata al “Green Capital Award 2019”.
L’appoggio e il supporto di Coalizione Civica verso questa proposta, che rappresenta una vera opportunità di rilancio della ricerca scientifica e dell’economia ad esso legata, è quindi garantito, anzi per quanto possibile ci siamo fatti portavoce di questa proposta. Sono evidenti infatti le ricadute positive per la comunità, non solo locale ma anche nazionale. Fin dai primi momenti ci siamo attivati, contando sul fatto che alcuni dei nostri iscritti e candidati svolgono attività in questo settore, per fornire importanti approfondimenti e stimolando un opportuno dibattito politico (inizialmente del tutto inesistente) in Consiglio Comunale.
Per maggiori informazioni su ECMWF si rimanda al sito istituzionale : www.ecmwf.int