La vicenda – riportata dal Corriere di Bologna in un articolo a firma di Mauro Giordano – della signora di 94 anni che alla richiesta di un appuntamento con lo sportello sociale del quartiere Santo Stefano si è vista rispondere che sarebbe stata ricevuta a maggio 2017 è inaccettabile.
Ma ancora più inaccettabile è la replica della Presidente del Quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole.
Se a 94 anni di età si chiede un appuntamento ai servizi sociali del Quartiere e la data indicata va oltre gli otto mesi, la risposta non può essere “è colpa dei tagli del governo”- che ricordo essere a trazione PD, cioè del partito che ha candidato la presidente – ma va trovata immediatamente una soluzione al caso singolo e al problema strutturale della carenza di personale.
Perché se il governo taglia, a Bologna si spreca.
Il sindaco Merola ha messo a bilancio 3 milioni e 200.00 euro per il suo staff, dichiarando che questo raddoppio di spesa non avrebbe intaccato i servizi. Ma se i servizi non sono sufficienti cosa si fa? Si continua a fissare appuntamenti per le persone con tempi biblici? O si investono tutte le risorse possibili per sopperire alla carenza di personale e ai problemi organizzativi?
Infine, prendersela con la riforma dei quartieri, voluta proprio dal PD anche per poter rafforzare la propria presenza al quartiere Santo Stefano, è ancora più grottesco. Siamo solo all’inizio del mandato e già saltano agli occhi le contraddizioni in seno al partito abituato a giocare ogni parte in commedia.
Detjon Begaj
Consigliere circoscrizionale Quartiere Santo Stefano
Coalizione Civica per Bologna
Gruppo Consiliare
Coalizione Civica per Bologna
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