“Siamo d’accordo su tutto, tranne che sul clima”, con questa strabiliante affermazione, il Ministro dell’ambiente Galletti ha commentato gli esiti della prima giornata del G7 sull’ambiente svolosi a Bologna l’11 e il 12 giugno.
Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Perché: “d’accordo su tutto, tranne che sul clima” significa d’accordo su tutto, tranne che sulle sorti del pianeta e i destini dell’umanità.
Non c’era bisogno di presenziare anche ad una soltanto delle tante iniziative del G7M per saperlo.
Per saperlo non c’è nemmeno bisogno di leggere il dECOlogo. ossia il decalogo per una società ecologica, firmato da oltre 200 associazioni ed oltre 100 membri della comunità scientifica – tra cui Vincenzo Balzani cui come Consiglio Comunale abbiamo conferito l’Archiginnasio d’oro – presentato durante la 3 giorni del G7M come esempio di una alleanza possibile tra società civile e comunità scientifica.
Basta aprire google o wikipedia per sapere che il futuro del mondo dipende, innanzitutto, dai cambiamenti climatici.
Il cambiamento climatico è uno dei principali problemi della nostra società, con le sue molteplici ripercussioni sull’economia, sulla salute, sull’agricoltura, sul tema dell’accesso alle risorse fondamentali per la vita d’intere popolazioni, sulla stessa sopravvivenza di molte città costiere, sui flussi migratori, come ci ha spiegato, in questo consiglio comunale, il Prof. Stocchiero pochi mesi fa, quando ha affermato che il “nuovo grande fattore interagente con fenomeno migratorio è la trasformazione ambientale, raccontandoci che ci sono oltre 185 milioni di sfollati per cause di carattere meteorologico. “Alcuni luoghi geografici – ha aggiunto Stocchiero – soffrono sempre di più degli effetti del cambiamento climatico, sicché risultano inadeguate le stesse definizioni che utilizziamo”: la più adeguata a rappresentare i più significativi processi migratori del presente e del futuro è quella di “Migranti ambientali”.
Guardo troppo lontano, per un intervento in Consiglio Comunale di Bologna?
Ebbene, gli ultimi dati, del 2017, mostrano cambiamenti rapidissimi in atto, e anche in Italia e in Emilia-Romagna: ne possiamo già misurare gli effetti con la temperatura che è già aumentata di oltre due gradi nel periodo estivo. Non a caso la Regione si appresta a richiedere lo stato di emergenza per siccità a fronte dell’ennesima annata, non più da considerarsi eccezionale, con poche piogge e soprattutto molto più caldo della media. Il problema è quindi reale e immediato e quella dichiarazione del ministro Galletti stride in modo plateale rispetto all’urgenza con cui andrebbe affrontato questo problema, iniziando da subito a ridurre l’uso di combustibili fossili.
Di quante cose avranno parlato i ministri, e su quante cose si saranno trovati d’accordo nelle due ore trascorse davanti ad un prato d’erba posato su un tavolo – peraltro tremendamente kitsch, lasciatemelo dire?
Trump taglia del 35% i fondi dell’Epa agenzia protezione ambientale. Ebbene, Galletti, d’accordo anche su questo, taglia, nel suo piccolo, i fondi all’Ispra, per 13 milioni di euro e 90 lavoratori precari da licenziare.
Trump chiama le case automobilistiche Fiat e Woltswagen, che rischiavano multe salate per le emissioni, dicendo loro di poter continuare indisturbate? Galletti, d’accordo anche su questo infatti ha temperato la valutazione d’impatto ambientale su tangenziale autostrada per continuare a sostenere una mobilità inquinante basata su auto private.
Sono troppo lontano dalle tematiche locali?
Eppure anche qui nel Comune di Bologna siamo in perfetta sintonia con le affermazioni del Ministro, una pennellata di verde e via…
Basta leggere, ed è solo un esempio, come viene annoverato il Passante di Bologna nel BilancioAmbientale Preventivo2017: tra le azioni di miglioramento della qualità dell’aria … giudicate voi. Ecco il testo:
“Sarà una smart green infrastructure: diffuso miglioramento del clima acustico (15 km di nuove barriere fonoassorbenti= +60%); riduzione emissioni inquinanti (42% rinnovo parco macchine (SIC!); 8% passante);”.
Ma c’è di più.
“D’accordo su tutto, tranne che sul clima” potremmo dirlo a commento del corteo che ha attraversato domenica le strade di Bologna.
Il G7M aveva annunciato un corteo festoso, colorato e pacifico. Il sindaco si augurava, evidentemente, una manifestazione pacifica. D’accordo su tutto, tranne che sul clima, visto che la manifestazione di ieri si è svolta in un clima surreale, con un centro completamente quanto ingiustificatamente blindato, non solo precluso ai manifestanti ma, sottratto, nei fatti, a cittadini e commercianti che non mi pare abbiano popolato la T come di consueto, fatto salvo il tratto di via indipendenza dove hanno passeggiato fotografando il corteo, i suoi cartelli e i sui striscioni.
Quanto è costato al ministero quell’inutile dispiegamento di polizia, senza precedenti che io ricordi? Quanto è costato alla città il clima di tensione e militarizzazione creato ad arte prima di una bella e pacifica manifestazione che si è svolta esattamente come era stata annunciata.
D’accordo su tutto, tranne che sul clima…
(Federico Martelloni, intervento in Consiglio Comunale del 12 giugno 2017)