L’accordo di programma che l’Amministrazione sta stringendo con Cassa Depositi e Prestiti per la trasformazione delle ex Caserme Sani, Mazzoni e Masini ci vede fermamente contrarii. Si tratta della trasformazione radicale di alcuni comparti della città, a compimento di un lungo percorso di privatizzazione di aree pubbliche (oggi chiamata “valorizzazione”), a fronte della quale ancora troppo poco, a nostro avviso, viene restituito alla città in termini di verde, spazi sociali e di aggregazione, spazi di cura, cultura e istruzione. Inoltre la delibera per la chiusura dell’accordo arriva a fine mandato e a cavallo di una modifica degli strumenti di programmazione, con il Piano Urbanistico Generale in dirittura d’arrivo. Alcuni passi avanti sul progetto della Caserma Mazzoni , ottenuti grazie all’impegno e alla mobilitazione dei cittadini e delle cittadine, sono stati fatti.
Ciò non di meno, le nostre contrarietà rimangono tutte sul tavolo, nel merito e nel metodo: il carico insediativo è ancora troppo alto sia per la Caserma Sani che per la Caserma Mazzoni, non sufficiente la consistenza delle dotazioni pubbliche, troppi i punti indeterminati. Ci sfugge inoltre, come abbiamo sempre detto, la visione generale: ci sembra che si proceda, anche in questo caso, alla progettazione della città per “parti” senza una visione d’insieme.
Per questo in Commissione abbiamo chiesto che la delibera venisse rinviata.
In Consiglio Comunale, contestualmente al nostro voto contrario, non ci sottrarremo comunque dal presentare alcune nostre # proposte tra le quali segnaliamo:
l’insediamento della Casa della Salute per il Quartiere Santo Stefano nell’area ex caserma Mazzoni, l’uso pubblico temporaneo dell’ex Caserma Masini (proposta avanzata da Coalizione Civica in Consiglio di Quartiere Santo Stefano e già inserita nel parere del Quartiere alla delibera), ma anche una valutazione sulla possibilità dell’acquisizione da parte del Comune di Bologna in assenza di investitori, la salvaguardia integrale delle aree verdi, l’aumento della qualificazione e definizione delle aree pubbliche all’interno dei progetti e la possibilità di ridurre ulteriormente l’edilizia privata anche per la Caserma Sani. Crediamo poi che il tema generale dell’ # urbanistica , sul quale da tempo lavoriamo e sul quale vogliamo continuare a ragionare assieme a molte realtà politiche e sociali, meriti uno spazio a sé anche nella cornice della Nuova Fabbrica del Programma di Matteo Lepore candidato sindaco.
Per questo convocheremo il 14 luglio, in occasione dell’apertura dei tavoli della Fabbrica, un tavolo specifico sul tema aperto a chiunque voglia partecipare.
Marina D’Altri
Paolo Brugnara
Federico Martelloni
Emily Clancy
Detjon Begaj
Brunella Guida
Marco Trotta
Fausto Tomei