Ieri abbiamo appreso la notizia terribile dell’ennesima morte sul lavoro.
Un operaio di 30 anni a Borgo Panigale, in via Fossa Cava, è morto cadendo dal tetto di un capannone.
Pare che stesse lavorando alla sistemazione della copertura del capannone quando sarebbe scivolato precipitando proprio all’interno del capannone.
Una caduta di 10 metri.
In 9 mesi sono 790 i morti sul lavoro in Italia. 88 vittime al mese (dati Vega Engeneering /INAIL).
Con un rischio infortunio mortale che raddoppia per gli stranieri.
Bologna come città metropolitana si colloca al 90 posto in italia su scala proporzionale, cioè la classifica fatta attraverso l’incidenza dei morti sui numeri degli occupati.
I morti quest’anno nel nostro territorio sono 8.
A luglio c’è stata un’udienza conoscitiva proposta dal nostro gruppo consiliare con proprio ad oggetto la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, dove abbiamo invitato tutte le autorità competenti in fatto di controlli.
In quella sede è stato evidente che i cantieri sono un luogo dove si annidano problemi di sicurezza importanti, anche a casa nostra.
Nel 2021 nel comune risultavano irregolari il 18% dei cantieri, nel primo semestre del 2022 il 22,3%.
Nel 2021 erano il 4% dei cantieri controllati, nel 2022 il 19,1%. Un balzo in avanti enorme. Le violazioni delle norme sulle protezioni dalle cadute sono passate dal 8,7% al 16,54%. Le violazioni delle norme sui ponteggi dal 30,5% al 47,24%. Nel 2021 a Bologna non ci sono stati morti in edilizia. Nel 2022 sono già 2, con dinamiche pare sostanzialmente molto simili.
Due operai morti caduti dal lucernario.
Tanti, troppi, sui ponteggi rischiano la vita per avere uno stipendio, per vivere dignitosamente.
Coalizione Civica non ha mai mancato di intervenire in Consiglio comunale sul tema, e anche i dati qui citati sono stati raccolti e riportati dal nostro capogruppo Detjon Begaj nel suo intervento nel corso del Consiglio di ieri e nei tanti che ha avuto modo di fare sullo stesso tema nel corso dell’ultimo anno.
Perché è inaccettabile continuare a morire in questo modo.
Perché è inaccettabile morire per ricavare il reddito che serve per vivere.
Il nostro più profondo cordoglio a familiari e amici dell’operaio morto ieri mattina.
E l’impegno a proseguire in quanto portato avanti in questi mesi, perché di lavoro non si può morire.
A questo link il testo completo dell’intervento del nostro Detjon Begaj in Consiglio.
Di seguito alcuni articoli riguardanti la vicenda.