Si è svolto a Palazzo d’Accursio questa sera il dibattito organizzato da Coalizione Civica su consumo di stupefacenti e riduzione del danno, stato dei servizi di prossimità, prevenzione, prospettive future per la città. Un incontro a cui sono presenti tant@ giovani interessati a confrontarsi su una tematica che troppo spesso viene derubricata dall’agenda politica cittadina ma che invece, a nostro parere, deve acquisire centralità nella battaglia contro le disuguaglianze e per un sistema di welfare cittadino in grado di fare scelte coraggiose.
Tra i relatori al dibattito vi sono operatori di lungo corso, che hanno costruito i servizi di eccellenza dal basso, servizi che oggi vengono smantellati un pezzo alla volta.

Tra i molti interventi, Leopoldo Grosso ha parlato delle (mancate) scelte politiche che hanno ostacolato il consolidarsi dei servizi di riduzione del danno. La testimonianza di Salvatore Giancane ha illustrato il modello di riduzione del danno sperimentato a Bologna sul finire degli anni ’90, sottolineando con dispiacere e preoccupazione le responsabilità della politica, colpevole di non aver compreso ne’ tutelato il patrimonio di sapere, competenze e servizi che determinarono, in quel frangente, risultati sorprendenti sul piano della diminuzione dei decessi per overdose.
Gianmarco De Pieri, co-presidente di Coalizione civica, ha osservato come il benessere di una comunità vada misurato sulle condizioni di vita degli ultimi, al pari di quanto dovrebbe avvenire per testare il grado di salute di una democrazia. Se in luogo di strumenti di welfare si interviene sugli ultimi con strumenti come il Decreto Orlando-Minniti, esercitando repressione e censura, il tessuto sociale è destinato a impoverirsi, mentre sono destinati a crescere i drammi umani e il senso d’insicurezza di un’intera comunità. È qui che si consuma la rottura di visione con il Pd.