Mai come in questi giorni lo spirito che anima la Giornata della Memoria ci è necessario.
Perché la giornata di oggi è legata alla memoria della Shoah e del genocidio nazifascista, ma è anche la ricorrenza che più nella storia è stata in grado di rappresentare quel “mai più” che da ottant’anni dovrebbe essere un indiscutibile punto di riferimento per tutte e tutti.
Una memoria che però è sembrata sbiadirsi nel tempo ed essere abbandonata, fino all’apice di questi ultimi anni.
I nazionalismi sono in ascesa ovunque, si riaffacciano con prepotenza simpatie e riferimenti espliciti al nazifascismo e nel mondo continuano a compiersi massacri a danno di civili oppressi e inermi.
Oggi più che mai è necessario riempire questa giornata di una memoria attiva, che sia responsabilità collettiva e che spinga tutte e tutti a riprendere quell’impegno assunto ottant’anni fa e troppo spesso tradito.
Denunciare ogni violazione della dignità umana è un dovere morale, civile e politico.
Opporsi a chi semina odio, ingiustizia e morte è un dovere morale, civile e politico.