Via Broccaindosso piange la scomparsa di Neva Fanti, morta ieri mattina all’età di 75 anni appena compiuti. Se via Broccaindosso è quella speciale comunità che assomiglia a un paese dentro la città, lo si deve soprattutto a lei, al suo impegno quotidiano nel mantenere vive le relazioni con e tra gli abitanti. Un impegno che era figlio della sua passione politica, scoperta sin da giovanissima partecipando ai movimenti studenteschi e coltivata con la militanza in Lotta Continua.
Cultura politica, nel suo significato più alto, respirata sin da bambina; ricordiamo, infatti, che l’amatissimo padre Guido Fanti (morto nel 2012) fu Sindaco di Bologna e poi primo presidente della Regione Emilia-Romagna.
Nel 1987 era stata promotrice e organizzatrice della prima Festa di via Broccaindosso, la prima festa di strada di Bologna, insieme a un manipolo di residenti che si era costituito, spontaneamente, nell’Allegro Comitato confluito poi nell’Associazione Orfeonica di Broccaindosso , di cui Neva è stata presidente per tanti anni. Quel gruppetto di persone, con Neva Fanti in testa, riuscì a restituire alla città uno spazio che era utilizzato come parcheggio, trasformandolo in quella che oggi è conosciuta come l’Arena Orfeonica.
Andrea Trombini, Consigliere al Quartiere Santo Stefano di Coalizione Civica all’interno del gruppo del Centrosinistra, che le è succeduto nella presidenza dell’Associazione Orfeonica di Broccaindosso fino al 2022, la ricorda così:
“Ho conosciuto Neva nell’estate del 2008, ci eravamo da poco trasferiti in Broccaindosso. Le piacevano le piante e i fiori del nostro balcone e, dalla sua finestra, ci fece i complimenti. Ci parlavamo spesso dalle nostre finestre e tra una chiacchiera e l’altra un bel giorno invitò me e il mio compagno (che oggi è mio marito) a passare in Arena Orfeonica, di cui avevamo visto l’insegna ma non sapevamo che cosa fosse. Quando siamo arrivati ci ha accolti e presentati alle signore che erano affaccendate in diverse attività. Da lì è nata la nostra amicizia. Abbiamo condiviso tanti momenti, iniziative importanti per la nostra piccola comunità. E anche alcune battaglie, talvolta in contrasto con l’Amministrazione. Da Neva e Olga Durano (attuale presidente dell’Associazione) ho imparato cosa significa fare cittadinanza attiva. Neva è stata un esempio credo non solo per me, ma per tutte le persone di varie generazioni che hanno frequentato e frequentano l’Orfeonica; per lei la nostra strada era un BENE COMUNE ben prima che il concetto diventasse noto ai più e alle istituzioni. La dimensione politica era parte del suo essere e, cosa per me straordinaria in lei, sapeva tradurre la lucidità della sua analisi politica nella concretezza delle azioni quotidiane. Lo sguardo di Neva era pieno di amore. Un amore ricambiato che sentiamo e sentiremo ancora, sempre. Il pensiero che di là del muro della nostra casa non ci sia più Neva, ci dà tanta tristezza e dolore. Ma, come qualcuno sta già dicendo, la sentiremo sempre presente da queste parti. I portici Broccaindosso, l’Arena Orfeonica, sono pieni di Neva”.